24/03/2015 - Nei giorni scorsi, il Contingente Italiano in Libano, su base Brigata "Pinerolo", ha consegnato un cardiografo all'Associazione AMEL e giocattoli all'Associazione Woman Association Of Qana.
Il progetto del cardiografo è un'iniziativa del Nucleo Carabinieri della Military Police del Contingente Italiano in Libano, sotto il comando del generale di brigata Stefano Del Col, e della Delegazione di Puglia e Lucania del Sacro Militare Ordine di Malta che, coordinati dalla Cellula della Cooperazione Civile Militare (CIMIC), hanno realizzato questa importante donazione a favore dell'Associazione AMEL di Tiro, antica ed importante città sulla costa nel sud del Libano, all'interno dell'area di responsabilità italiana.
L'associazione AMEL è attiva in diverse municipalità del Sud del Libano, in particolare la struttura presente a Tiro fornisce servizi di prevenzione sanitaria, assistenza all'infanzia e alle donne in stato di gravidanza, promuove l'integrazione tra i diversi popoli rivolgendosi ai più bisognosi tra la popolazione libanese e prestando assistenza a Siriani e Palestinesi.
Nella stessa giornata, i caschi blu italiani hanno consegnato numerosi giocattoli, donati dall'Associazione Nazionale Bersaglieri (ANB) della Sezione di Bari, alla Woman Association Of Qana, l'associazione di donne libanesi di religione musulmana che prestano assistenza ad altre donne a prescindere dal credo religioso a cui fanno riferimento.
Sono numerosi i progetti realizzati dalla Cooperazione Civile e Militare con la collaborazione di associazioni, società, aziende italiane che convolte dal Contingente in una vera e propria "operazione di solidarietà" hanno inviato materiali non deperibili di ogni genere a favore della popolazione libanese per interventi nei settori della sanità, dell'educazione, dell'istruzione, dei trasporti e nell'ambito sportivo.
Il Contingente Italiano in Libano ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL dove opera un contingente multinazionale di 3500 soldati, provenienti da 11 diverse nazioni, e di questi 1000 sono italiani.
Fonte: Unifil