Lunedì - Nella tarda serata le corazzate Napoli, Roma e l’incrociatore Varese al largo di Tripoli in crociera di vigilanza intercettano un piroscafo: il Roma fattosi molto vicino lo illumina col proiettore, lo osserva accuratamente, sente parlare a bordo in tedesco e legge a poppa il nome Hamitaz per cui viene fatto proseguire.
L’Hamitaz, che altri non era che il Derna, il giorno dopo giungerà a Tripoli procedendo subito allo scarico delle armi e delle munizioni. Il “mistero” verrà risolto successivamente quando conquistata Tripoli si scoprirà che a poppa erano stati scritti in origine, i nomi Derna e Hamburg, uno sotto l’altro: il primo, il nome della nave, era stato cancellato da una mano di pittura mentre del secondo quello del porto di armamento – la nave era stata acquistata in Germania – ne erano state conservate solo le prime tre lettere cambiando le altre in modo da leggere Hamitaz. Sarà trovato semiaffondato e successivamente verrà rimesso a galla, recuperato e messo in servizio nella Regia Marina come trasporto truppe col nuovo nome Bengasi.
[Il giorno giovedì 21 in tarda serata il piroscafo turco Derna, imbarcati 20.000 fucili Mauser e due milioni di cartucce, dopo essere stato spostato lontano da occhi indiscreti al molo Hardar Pasha, sull’altra rive del Bosforo, lascia Costantinopoli con supposta destinazione Tripoli. Il console Oreste Savina il giorno dopo informerà del fatto il ministero degli Affari Esteri a Roma aggiungendo il 23 che la nave portava dipinto un nuovo nome, Hamburg, al posto dell’originario Derna]
(nelle foto nave Napoli e Roma)
Fonte: Marina Militare