Mercoledì - Al comando del capitano di fregata Emilio Prasca entra in servizio a Napoli l’incrociatore torpediniere Agordat, primo di una classe di due unità.
Gli “Agordat” dovevano supplire nella linea navale italiana alla carenza di un nuovo tipo di unità diffuso in Gran Bretagna, lo scout: unità veloce da crociera di contenuto dislocamento (1000-1300 t) atto ad assolvere parte dei compiti dell’incrociatore corazzato e di quelli dell’esploratore, una rivisitazione in chiave moderna della nave avviso dei tempi di Lissa.
L’elaborazione del progetto, ispirato come linea di scafo ai “Partenope”, fu affidato al direttore del Genio Navale Nalborre Soliani.
L’armamento, modificato in corso di allestimento, fu centrato su una batteria di cannoni (12) di piccolo calibro (76 mm) dovendo questo tipo di unità contrastare naviglio silurante confidando che la velocità prevista in 22 nodi fosse sufficiente a un disimpegno in presenza di unità maggiori.
L’apparato motore era configurato su otto caldaie che alimentavano due motrici alternative verticali a triplice espansione della potenza di 8000 hp, posizionato a mezza nave fra i due locali caldaie.
Le due navi rappresentarono un riuscito esperimento ma i rapidi progressi realizzati dall’incrociatore corazzato – potentemente armato e con velocità di 20-21 nodi – portarono al declino dell’esploratore con i sopraddetti requisiti di progetto assegnati venendo impiegato nel prosieguo come grossa cannoniera.
Costruito nel cantiere di Castellammare di Stabia con impostazione sullo scalo il 16 febbraio 1897, fu varato l’11 ottobre 1899.
Fpnte: Marina Militare