Lunedì - A Spezia imbarca sulla corazzata Lepanto l’ammiraglio Tòmaso di Savoia duca di Genova che assume la funzione di direttore superiore delle esercitazioni annuali. L’unità salperà il successivo 3 per giungere il 6 a Taranto dove avverrà nei giorni seguenti il concentramento delle unità partecipanti.
L’esercitazione che sarà effettuata nelle acque del Golfo di Taranto, dello Ionio e dell’Adriatico meridionale ha come tema, oltre all’esecuzione di tattiche e manovre di insieme, lo svolgimento a partiti contrapposti di azioni derivanti da uno stato di guerra con la dislocazione di unità di un partito nelle basi della Sicilia ionica (Augusta e Messina) e del partito avversario nelle basi di Taranto e Brindisi.
Saranno sperimentate per la prima volta tecniche di rifornimento di combustibile da nave carboniera, sarà fatto largo impiego della radiotelegrafia anche in situazioni tattiche; la squadriglia sommergibili di Venezia (Delfino, Glauco e Squalo al comando del capitano di fregata Mario Casanova Ierserinch) farà il suo debutto operativo nel Golfo di Taranto e, infine, tre incrociatori torpedinieri (Agordat, Coatit, Caprera) svolgeranno il compito di esploratori per determinare le tattiche di impiego di tale nuovo tipo di unità in corso di costruzione.
Le unità della Forza Navale del Mediterraneo formeranno due squadre al comando rispettivamente del viceammiraglio Alfonso di Brocchetti e del suo vice, contrammiraglio Vittorio Moreno, e le unità della Divisione di Riserva al comando del contrammiraglio Giovanni Battista Viotti formeranno la terza squadra: complessivamente prenderanno parte otto navi da battaglia, tre incrociatori corazzati, tre incrociatori torpedinieri, 12 cacciatorpediniere, 48 torpediniere, tre sommergibili e otto navi ausliarie (fra cui una nave carboniera, una nave officina, due sisterne per acqua).
Il giorno mercoledì 10 inizia l’attività operativa nelle acque dello Ionio dirette, sul Lepanto, dall’ammiraglio Tòmaso di Savoia e avranno termine il giorno lunedì 22.
Fonte: Marina Militare