Sabato - La commissione nominata dal ministro Depretis all’indomani di Lissa per la verifica delle cause dell’insuccesso navale del 1866 conclude i suoi lavori negando ogni possibile riferimento a difetti di costruzione sia delle navi sia del materiale di dotazione.
L’insuccesso è unicamente da imputare al cattivo esercizio della funzione di comando.
Fonte: Marina Militare