Domenica - E’ istituita una nuova categoria di graduati e comuni del C.R.E. destinata al servizio delle torpedini, dei ginnoti e dei siluri denominata Torpedinieri. I gradi, gli stessi dei cannonieri, sono seguiti dalla denominazione “torpediniere” e il distintivo di categoria è il disegno stilizzato di una mina Fulton ricamato in oro per i sottufficiali e in lana rossa per i caporali e i marinai.

E’ altresì stabilito che l’istruzione del personale torpediniere in precedenza svolto a terra, avvenga a bordo di una nave in armamento, designata nave scuola torpedinieri di base a Venezia, mediante lo svolgimento di corsi ordinari a favore degli allievi, di corsi di perfezionamento per i graduati e di corsi per gli ufficiali subalterni. Il servizio e l’istruzione a bordo della nave scuola saranno svolti secondo uno specifico regolamento in corso di redazione. La corvetta Caracciolo al comando del capitano di fregata Enrico Costantino Morinè temporaneamente destinata al compito di nave scuola torpedinieri.

[Ginnoti, o torpedini a osservazione, chiamate dai francesi torpilles d’observation e dagli inglesi dormant torpedoes, erano, secondo il lessico navale del tempo (Istruzioni per i torpedinieri, Regia Marina, 1896): armi che vengono preparate per l’azione poggiandole sul fondo, oppure ancorandole in guisa che rimangano a profondità superiore alla pescagione massima delle navi da battaglia. La loro azione si manifesta quando trovandosi la nave avversaria a portate utile da esse, vengano fatte esplodere da osservatori stabiliti a terra. La Storia è priva di esempi di effettiva pratica bellica con i ginnoti perché il loro periodo di impiego ha coinciso con la lunga pace in Europa, ma il ruolo di dissuasione strategica è certo accettato da tutti]

Fonte: Marina Militare