Domenica - Entrano in servizio a Spezia le torpediniere N.1 (comandante, tenente di vascello Carlo Farina) e N.2 (comandante, tenente di vascello Luigi Armani). La N.1 costruita nel cantiere britannico Thornycroft di Chiswick (Londra) con completamento il 1° febbraio 1878, fu trasportata via mare a Spezia dove venne consegnata ai primi dell’anno; analogamente la N.2, costruita nel cantiere britannico Yarrow di Poplar (Londra) e trasportata a Spezia col piroscafo greco Ellen.

Le due unità sono provvisoriamente armate da un equipaggio di 13 persone: un tenente di vascello comandante, tre marinai, tre torpedinieri, un macchinista di 1a classe direttore di macchina, un macchinista di 2a classe contabile di macchina e quattro fuochisti.

Sono le prime unità del tipo a entrare in servizio nella Regia Marina. La ragione d’essere di tale tipo di nave discende dall’impiego del siluro, arma allora affermata nelle maggiori Marine e dallo sviluppo interessante. La Regia Marina acquistò nel 1873 il diritto di uso del siluro secondo la formula allora impiegata dalla Gran Bretagna di adottare l’arma acquistando dall’inventore non la licenza di costruzione, ma il diritto di usarla col vincolo di osservare il segreto sui particolari costruttivi. Su tale base cominciò a funzionare il silurificio Whitehead di Fiume che divenne il fornitore di tutte le Marine che avevano aderito a tale procedura. Le due torpediniere del dislocamento di circa 25 t, della lunghezza di poco meno di 25 m, fornite di motrice alternativa a triplice espansione da 250 hp, alimentate da una caldaia a carbone tipo locomotiva, avevano una velocità di 18 nodi. Armate unicamente di due lanciasiluri fissi prodieri inclinati in modo che l’uscita delle armi avveniva per chiglia all’altezza del galleggiamento, impiegavano la torpedine Whitehead modello A.22 (Il siluro A. 22 in produzione dal 1879 al 1881 aveva una lunghezza di 4,42 m, un diametro di 356 mm, una corsa utile di 400 m alla velocità di 24 nodi ed era munito di una testa in guerra – tritolo - di 22 kg). Furono unità prototipiche per lo sviluppo delle future costruzioni nazionali.

[Il giorno 9 dopo un periodo di prove e di addestramento degli equipaggi le torpediniere N.1 e N.2 lasciano Spezia ed effettuando il periplo della penisola con soste tecniche intermedie in numerosi porti giungeranno il 26 giugno a Fume sostandovi fino al 7 novembre per installare l’impianto lanciasiluri Whitehead e compiere esperienze di impiego della nuova arma subacquea. Proseguiranno quindi per Venezia dove arriveranno il giorno dopo per essere assegnate alla locale flottiglia e alla difesa mobile della laguna]

Fonte: Marina Militare