La notevole popolarità di Baracca, dovuta alle numerose vittorie, contribuì all’affermazione della nascente aviazione italiana.
Egli non infierì mai sul nemico sconfitto, e disapprovò la tendenza a rendere gli armamenti sempre più devastanti e spietati, dimostrando così che il valore della vittoria non è necessariamente connesso all’umiliazione dell’avversario.
Gabriele D’Annunzio, nell’elogio funebre scritto in occasione del funerale di Baracca, lo descrive come un combattente esemplare e invita le future generazioni a tenerne ben presente la figura, come modello di ispirazione.
Fonte: Stato Maggiore Esercito