Lunedì - L’Alta Corte di giustizia riunita in pubblica udienza a Firenze riconosce l’ammiraglio Carlo Pellion di Persano colpevole dei reati di inadempimento della missione e di non osservanza degli ordini condannandolo all’allontanamento dal servizio, alla perdita del grado e alle spese processuali.
Il ministro incarica il Consiglio Superiore di Marina di esaminare il comportamento durante l’azione di Lissa tenuto dal viceammiraglio Giovanni Battista Albini, del capitano di vascello Giuseppe Paolucci, suo capo di stato maggiore e del contrammiraglio Giovanni Vacca.
Il Consiglio pur dichiarando che l’ammiraglio Albini meritava di essere collocato a riposo d’autorità per non aver fatto quanto avrebbe potuto nella fatale giornata di Lissa, viene collocato a riposo per anzianità di servizio e con la stessa pietosa motivazione sono poco dopo allontanati dal servizio gli altri due ufficiali.
Con questi blandi provvedimenti si chiude il capitolo delle istruttorie ai maggiori responsabili di Lissa.
Fonte: Marina Militare