Lunedì - L’incrociatore torpediniere Agordat al comando del capitano di fregata Carlo Albamonte-Siciliano lascia Taranto per Sebastopoli per trasportare in Patria la salma del tenente generale Alessandro La Marmora morto di colera a Balaklava (Crimea) il 7 giugno 1855.
L’unità che farà sosta a Costantinopoli e a Galati, risalendo il Danubio, giungerà a Sebastopoli il 23 maggio. Rimpatrierà a Genova l’11 giugno le spoglie del tenente generale Alfonso La Marmora tumulate nell’ossario di Kamakara - Cernaia - ora riposano a Biella nella Basilica di San Sebastiano
[Alessandro La Marmora, ottavo di tredici figli, nasce a Torino il 27 marzo 1799 alle ore 09:30 e battezzato alle 17:00 nella chiesa di San Giovanni. I suoi genitori: Marchese Celestino Ferrero della Marmora e contessa Raffaella Argentero di Bersezio, erano, nella nobiltà piemontese, molto fedeli ai Savoia.
Alessandro lo si ricorda come l’ideatore del corpo dei Bersaglieri infatti, nel 1831 nasce in lui l’idea della creazione di un corpo per impieghi speciali e, dopo svariate vicissitudini soprattutto burocratiche, con il regio decreto del 18 giugno 1836 viene definitivamente realizzata la sua idea. I bersaglieri, al suo comando avranno il battesimo del fuoco 8 aprile 1848 a Goito, evento che lascerà al La Marmora un segno tangibile: durante i combattimenti un colpo lo raggiunge alla mascella fracassandola.
Durante la sua permanenza a Genova nel 1854 per sedare le rivolte che andavo spesso a disturbare l’ordine pubblico, contrasse il colera che nel frattempo era rinfocolato. Partirà per Balaklava (Crimea) dove, dopo quindici giorni di viaggio turbato da forte dissenteria, giunge in porto e la notte tra il 6 e 7 giungo 1855 spirerà]
Fonte: Marina Militare