Giovedì - Umberto di Savoia principe ereditario e Amedeo di Savoia duca d’Aosta, suo fratello, giungono a Taranto per avallare con la loro presenza la scelta della città operata pochi giorni prima, dopo due anni di studi e sopralluoghi, dalla commissione Valfrè di Bonzo a sede più idonea sia per posizione geografica sia per configurazione del territorio a ospitare una base navale e un arsenale marittimo.
La scelta è anche suffragata dal parere del Consiglio d’ammiragliato.
Il capitano di fregata Simone Pacoret di Saint Bon e il maggiore del Genio Militare Guarasci sono incaricati di esaminare sul posto le possibilità di Taranto e di proporre le prime ipotesi progettuali per l’arsenale e per la creazione di un canale navigabile fra Mar Piccolo e Mar Grande.
La cannoniera a elica Vinzaglio da Gaeta ove svolgeva il compito di vigilanza pesca, è trasferita a Taranto per svolgere nelle acque della rada sotto la direzione del comandante Pacoret di Saint Bon, una campagna di rilievi delle coste e delle isole interne e di scandagliamenti del Mar Piccolo. La campagna sarà terminata nei primi mesi del 1866.
Fonte: Marina Militare