07/07/2015 - Un evento di fama internazionale sul tema delle frodi alimentari “Fighting food crime, enforcing food safety” è stato presentato ieri alla stampa con una conferenza tenutasi presso la sede dei Carabinieri NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) di Roma.
La manifestazione, organizzata in sinergia tra il ministero della salute con il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, si svolgerà il 9 e 10 luglio, nell’Auditorium del Padiglione Italia Expo Milano 2015.
A illustrarne i punti topici erano presenti il sen. prof. Andrea Olivero, vice ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, l’on. Beatrice Lorenzin, ministro della salute e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Tullio Del Sette.
Tra gli argomenti trattati è emerso che tra gli aspetti che ricevono un'attenzione costante c’è quello delle frodi nel settore alimentare. L’interesse crescente per il cibo e l’importante giro di affari che lo circonda, entrambi in aumento non solo in Italia, possono attirare coloro che in questo settore vedono la possibilità di facili guadagni e sono privi di scrupoli per la salute dei cittadini.
Il problema interessa le autorità sotto il profilo merceologico, economico, commerciale e giuridico (si tratta di un tipo di reato non identificato espressamente nel nostro ordinamento, ma che è perseguibile in quanto che ricade in altre fattispecie penali). Ma soprattutto il tema è rilevante per i rischi per la salute che – almeno a livello potenziale – sottendono ogni frode ed ogni adulterazione.
Il modello di sicurezza alimentare italiano e la rete che ne permette l’operatività si sta arricchendo in questi ultimi mesi di un nuovo capitolo, proprio relativo al contrasto delle frodi, alla luce dell’interesse che anche la Commissione Europea sta mostrando per l’argomento. L’Italia è in prima linea e partecipa attivamente alla costruzione della rete che affiancherà quella degli organi di polizia, con la quale dialogherà costantemente: sono in corso già progetti che vedono affiancati gli organismi civili e quelli di polizia nel contrastare le frodi, ad esempio nel settore degli integratori alimentari.
A sostegno di queste affermazioni ci sono i dati che, in occasione della conferenza stampa, vengono divulgati sul portale web, inclusi nella Relazione annuale 2014 del Piano Nazionale Integrato, strumento di pianificazione condiviso tra tutte le autorità di settore, coordinato dal ministero della salute, ed al quale collaborano il ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni e province autonome, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, i reparti specializzati del Comando Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia di Finanza.
I dati 2014 danno l’idea della solidità e capillarità del sistema per la sicurezza alimentare italiano; si ricorda che il dato del settore alimentare esso si affianca a quelli, non meno importanti, relativi al settore della sanità veterinaria e del benessere animale.
Le Aziende Sanitarie Locali (ASL), attraverso i competenti servizi veterinari e di igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione, hanno effettuato 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine animale (rilevando 16.946 non conformità, relative a condizioni strutturali ed attrezzature) e hanno controllato 287.823 unità operative di imprese alimentari (rilevando 50.720 irregolarità, soprattutto nell’ambito della ristorazione, seguito da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio).
Le non conformità rilevate hanno riguardato, per lo più, l’igiene generale e del personale, le strutture e l’HACCP (procedure volte a prevenire i pericoli di contaminazione alimentare, ndr). Sono stati analizzati dai laboratori ufficiali110.757 campioni, dei quali 2.008 sono risultati non conformi. Per le infrazioni riscontrare sono state adottate da parte delle ASL 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicate all’autorità giudiziaria 1.115 notizie di reato.
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2014 sono stati analizzati 40.806 campioni, di cui 16.276 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 39.9 % del totale delle analisi) e 24.530 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 60.1 %).
Il controllo alle frontiere, altro caposaldo della catena della sicurezza alimentare, è svolto direttamente dagli uffici periferici del ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Mi preme ricordare quanto importante sul piano dei volumi e su quello dell’efficacia sia questa attività che il ministero compie direttamente; complessivamente i nostri uffici hanno effettuato controlli documentale su oltre 200.000 partite, controlli fisici su oltre 25.000 spedizioni, oltre 7.000 e prelievi di campioni. abbiamo registrato 440 ”non ammissioni” di spedizioni sul territorio comunitario.
Il quadro dei controlli ufficiali si completa con l’attività mirata svolta sul territorio dai Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS.
L’attività è stata arricchita dal contributo dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del MIPAAF (ICQRF), per il controllo della qualità merceologica e lotta alle frodi dei prodotti alimentari generici e di quello delle diverse forze di polizia giudiziaria: Capitanerie di Porto, Carabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari – NAC, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Non si può comunque abbassare la guardia nel settore della sicurezza alimentare in genere, ed in particolare in quello delle frodi; ed in questo scenario va vista la Conferenza, che darà l’occasione, nella prima giornata dei lavori, per illustrare ai tecnici ospiti, provenienti da Paesi partecipanti ad Expo di ogni parte del mondo, in diverse sessioni caratterizzate dall’area geografica di provenienza dei relatori, il sistema italiano e favorire il confronto tra i delegati sulle più efficaci azioni e sulle prospettive di creazione di una rete collaborativa ancora più vasta di quella esistente.
Sarà anche mostrata, nella seconda giornata, la realtà produttiva italiana e l’operatività dei nostri tecnici attraverso visite in allevamenti e stabilimenti produttivi, organizzata insieme alle associazioni di settore.
Vivo è l’auspicio che ne uscirà ulteriormente rafforzata l’immagine dell’Italia e al tempo stesso arricchite le prospettive globali di contrasto alla piaga delle contraffazioni, nello spirito dell’Esposizione universale 2015.
Chi sono i NAS
I Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) sono preposti allo svolgimento di molteplici e diversificati compiti istituzionali, da ultimo compendiati nel D.M. 26.02.2008, come integrato dal D.M. 28.10.2009, che sostanzialmente mirano a garantire lasicurezza in quattro macroaree:
• Alimentare (salubrità alimenti e animali da reddito),
• Sanitaria (Sanità pubblica e privata, professioni e arti sanitarie, animali d’affezione, antidoping, farmaceutica e giocattoli),
• Luoghi di lavoro e Chimica.
I militari del N.A.S. frequentano corsi di formazione multidisciplinare di durata variabile, basati su un ciclo di studi che consente agli Ufficiali di conseguire la Laurea in “Giurisprudenza” e/o la Laurea di I° Livello in “Scienze della Sicurezza” e la Laurea Specialistica in “Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna” ed agli Ispettori la Laurea di I° Livello in “Operatori della Sicurezza Sociale”. Inoltre, parte del personale Marescialli, cha ha frequentato corsi dedicati e master, riveste la qualifica di “Ispettore Investigativo Antidoping” e “Assaggiatori di olio”.
I Nuclei Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.):
• esercitano le funzioni di polizia giudiziaria sotto la direzione dell’Autorità giudiziaria, in quanto considerati “Servizi di P.G.” ex art. 56 c.p.p.;
• svolgono, quali organi di vigilanza nei settori contemplati dall’art. 4 del D.M. 26.02.2008, attività amministrativa di carattere preventivo che può evolvere in indagini di polizia giudiziaria;
• operano d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria ovvero a richiesta del Ministero della Salute o dell’Arma territoriale nonché su segnalazione dei cittadini.
Monica Palermo
(foto dell'autrice)