07/03/2014 - Ieri è stato inaugurato il primo museo del Crimine Ambientale (MACRI) realizzato dal Corpo forestale dello Stato e dal Bioparco.
A tagliare il nastro erano il capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, il presidente della fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa, il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, e il presidente della commissione ambiente di Roma Capitale, Athos De Luca. Presente all’inaugurazione anche Renato Grimaldi, direttore generale per la protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente.
Il museo, unico nel suo genere in Europa, ha l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sui reati che spesso deturpano il patrimonio ambientale. Basti pensare che, nel corso dei primi sei mesi del 2013, il Corpo forestale dello Stato nei suoi molteplici settori di intervento ha complessivamente accertato 5.095 reati ambientali e 13.970 illeciti amministrativi.
La struttura è divisa in sette sezioni: incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), maltrattamento animale e tecniche investigative.
I visitatori possono così conoscere più da vicino la gravità di fenomeni come il commercio illegale di fauna e flora in via d’estinzione attraverso reperti provenienti dalle innumerevoli operazioni di polizia giudiziaria effettuate dal personale del Sevizio CITES del Corpo forestale dello Stato negli ultimi venti anni. immagini, e ambientazioni.
Queste attività, che sono spesso associate alla criminalità organizzata, mettono in risalto gli strumenti di cui dispone lo Stato per combattere simili forme di illegalità.
Il Macri si sviluppa su circa 400 metri quadri in cui sono stati ricreati numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente. Il visitatore è accolto da un breve filmato in cui l’etologo Danilo Mainardi interviene sulle tematiche del Museo. Il percorso è corredato da diversi pannelli in duplice lingua che offrono per ogni argomento una spiegazione chiara, arricchita da dati e curiosità.
L’iniziativa è stata supportata dall’AgustaWestland che ha anche fornito in esposizione temporanea al Bioparco di Roma un Elicottero AW109AII, con la livrea attualmente in uso in dotazione al Corpo forestale per le indagini ambientali.
Il Centro di Referenza Nazionale di Medicina Veterinaria Forense dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana ha invece realizzato l’allestimento della "scena del crimine", una teca nella quale vengono illustrati i compiti del medico veterinario forense, del biologo, del genetista e del chimico, che riescono a risalire al colpevole dell’eventuale reato attraverso specifiche indagini di laboratorio sull’animale e sui reperti rinvenuti sulla scena del crimine.
Monica Palermo
(foto dell'autore)