17/09/2014 - Si è svolta giovedì scorso, presso la caserma “Bandini” in Siena, la commemorazione del 73° anniversario della costituzione del 186° reggimento paracadutisti Folgore.
Alla sobria cerimonia, presieduta dal comandante del 186°, colonnello Roberto Trubiani, era presente Giovanna Comi, nipote della medaglia d’oro al valor militare tenente Roberto Bandini, eroe di El Alamein, a cui è intitolata la caserma dei parà di Siena.
Non sono mancati i paracadutisti in congedo che hanno voluto testimoniare ancora una volta l’affetto verso il reggimento che hanno servito per lunghi anni e l’amore verso quella bandiera che li ha guidati in servizio ed ora nella vita civile, quale ideale di libertà, unità ed identità italiana.
Le breve e commovente cerimonia è iniziata con l’alza bandiera, inserimento della bandiera di guerra nello schieramento e gli onori ai paracadutisti caduti dalla storica battaglia di El Alamein sino ad oggi e consegna delle ricompense ai paracadutisti che si sono particolarmente distinti in servizio.
“Per noi del 186°, questa è la data di riferimento, perché il 1 settembre 1941 nasce quel reggimento che dalle sabbie di El Alamein ad oggi ha sempre dato prova di coraggio, abnegazione, spirito di sacrificio e professionalità al servizio di quella bandiera, decorata al valore, punto di riferimento e guida spirituale della nostra vita, professionale e non solo” - queste, le parole rivolte ai paracadutisti dal loro comandante, colonnello Roberto Trubiani, che non manca di tracciare un bilancio delle attività svolte dai paracadutisti del 186 nell’ultimo anno: “in quest’ultimo anno abbiamo fatto tanto. In campo addestrativo, una Mangusta in interdizione d’area (la palestra del paracadutista), due operazioni avioportate, una in Gran Bretagna e una in Germania con aviolancio in Lettonia, aviolancio del posto comando di reggimento al completo, solo per citarne alcune... e la seconda vittoria consecutiva al Trofeo Fanti dell’Aria, che ha visto trionfare i parà del 186 reggimento nella storica competizione in ambito truppe paracadutiste”.
In campo operativo poi, il colonnello Trubiani ha ricordato gli impegni portati avanti dai suoi uomini: “buona parte del reggimento sta ruotando in Somalia per la missione europea di addestramento delle forze di sicurezza somale e altri sono impiegati o lo sono stati in tutti i teatri anche i più piccoli in cui la nazione opera”.
Ed infine uno sguardo verso il futuro: “Ci aspetta ancora molto da fare e da parte vostra mi aspetto un impegno sempre maggiore. Le sfide del futuro ci chiamano e il reggimento per il 2015, deve farsi trovare sempre pronto ad andare dove la nazione chiama”.
Una bellissima giornata sotto una pioggia scrosciante dove intimamente e con una cerimonia sobria, i paracadutisti del 186 hanno voluto ricordare, davanti alla loro bandiera di guerra, la loro giovane storia costellata di eroismi e valori irrinunciabili.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri