18/09/2014 - I “Dimonios” del 152° reggimento fanteria “Sassari”, appena rientrati lo scorso agosto dall’Afghanistan, dove hanno condotto, nell’ambito della missione ISAF, sei mesi di intenso lavoro non solo a supporto delle forze di sicurezza afghane nel controllo del territorio della provincia di Herat ma anche nell’ambito delle attività a favore della popolazione locale, sono ritornati a Roma per l’operazione “Strade Sicure”.
Lasciata la caserma “Gonzaga” in Sassari, dove si è appena insediato il nuovo comandante di reggimento, il Colonello Raffaele Vladimir Forgione, il neo-costituito gruppo tattico “Sassari”, posto alle dipendenze del tenente colonnello Gianluigi Arca, comandante del 1° battaglione del 152°, dallo scorso mercoledì 10 settembre è responsabile per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza di posizioni particolarmente sensibili della nostra capitale.
Per i “Sassarini” il ritorno a Roma rappresenta la prosecuzione di un periodo denso di impegni operativi e addestrativi sia in patria sia all’estero, tra cui si ricorda l’impiego del 152° nel 2013, sempre sulla piazza di Roma, seguito da un intenso periodo di addestramento propedeutico al citato schieramento in Afghanistan durante il primo semestre dell’anno in corso, e dalle impegnative operazioni logistiche connesse con il rientro del contingente nazionale in patria.
I “Dimonios”, inoltre, si sono particolarmente distinti nelle attività di soccorso alla popolazione civile della città di Olbia, colpita dall’alluvione nel novembre del 2013, riscuotendo il plauso da parte della stessa popolazione e delle istituzioni locali e nazionali.
Il ritorno a Roma rinsalda il forte legame storico-culturale della brigata “Sassari” con la capitale e l’intera Nazione, iniziato con il sacrificio degli “intrepidi Sardi” sugli altipiani carsici durante il primo conflitto mondiale, quindi continuato nell’ambito della difesa di Roma dopo l’8 settembre 1943, e ancora in atto con il contributo offerto dal 152° nelle aree di crisi all’estero, tra cui i Balcani, l’Iraq e l’Afghanistan.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri