24/09/2014 - Si è svolta ieri, presso la caserma “Bandini” in Siena, la commemorazione del 5° anniversario dei caduti di Kabul del 186° reggimento paracadutisti Folgore.

Alla sobria e sentita cerimonia, presieduta dal comandante del 186° reggimento paracadutisti, colonnello Roberto Trubiani, erano presenti i famigliari dei caduti ed alcuni paracadutisti in congedo che hanno voluto testimoniare ancora una volta l’affetto verso il reggimento che hanno servito per lunghi anni, ricordando, inoltre, l’amore e il rigoroso rispetto per quei ragazzi della Folgore che ora riposano in un angolo di cielo.

Le breve e commovente cerimonia è iniziata all’interno del cimitero di Uopini, dinanzi alla tomba del capitano Antonio Fortunato, dove alcuni paracadutisti del reggimento hanno acceso una fiaccola.

Gesto ideale questo, a significare il ricordo e l’unione dei paracadutisti caduti che riposano in luoghi diversi. A seguire cinque paracadutisti, dal cimitero di Uopini, di corsa e con la fiaccola in mano, hanno attraversato un tratto della città di Siena e hanno raggiunto il piazzale della caserma Bandini. 

Intorno alle 10.00, un reggimento schierato ha atteso ed accolto la fiaccola, il team di paracadutisti si è portato innanzi al monumento dei caduti per l’accensione di una lampada che arderà per l’intera giornata. Il canto all’unisono “con la morte paro a paro” e la deposizione dei fiori da parte dei famigliari hanno valorizzato un momento davvero commovente. La fiaccola, durante tutto l’itinerario, è stata preceduta da un nucleo della polizia municipale per assicurare la viabilità.

Dalla breve ma intensa cerimonia innanzi al monumento ai caduti, il 186° reggimento ha continuato questa giornata di ricordo con la celebrazione della Santa messa.

"Ricordiamo oggi come ormai facciamo dal 2009 i nostri caduti di Kabul, Antonio, Giandomenico, Matteo, Davide e con Loro vogliamo ricordare tutti i caduti sotto la bandiera della Folgore, da El Alamein ad oggi… Tutto mi sarei aspettato tranne che essere qui a ricordarli, anziché averli qui tra di Voi, di Noi, e continuare a lavorarci insieme … Ma le cose sono purtroppo andate diversamente ed ora il nostro dovere è continuare a ricordarli e sentirli presenti tra noi. Io li voglio ricordare sempre sorridenti, attivi, disponibili e soprattutto dei professionisti seri che fino all’ultimo ci sono stati d’esempio. E’ questo che io penso di Loro e credo di ricordarli bene". Queste, alcune delle parole rivolte ai famigliari dei paracadutisti caduti dal colonnello Roberto Trubiani. Non ha mancato, infine, di ringraziare la Loro presenza.

Con la Loro presenza, ha concluso il comandante, rivolgendosi a tutto il reggimento, hanno onorato e dato una importanza maggiore alla cerimonia e a questa giornata.

"Sarà un dovere del reggimento non farvi mancare l’affetto, la vicinanza e il supporto che meritate. Siete parte di una grande famiglia, quella dei paracadutisti, del 186° reggimento e della Folgore". Si conclude così con queste parole una serena giornata dove intimamente e con una cerimonia sobria, i paracadutisti del 186 contornati dall’affetto dei familiari dei caduti hanno voluto ricordare, davanti alla loro bandiera, un tratto di tempo costellato di eroismi e valori irrinunciabili scritti in quel lontano 17 settembre 2009.

Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri