17/10/2014 - Le guide alpine militari metteranno a disposizione degli scienziati dell'ENEA le loro competenze tecniche per garantirne la sicurezza durante i movimenti e gli stazionamenti nelle basi remote, per la tenuta dei collegamenti e l'utilizzo dei mezzi speciali da neve.

La collaborazione fra il centro addestramento alpino e l'ente nazionale dell'energia risale al lontano 1985 quando, in occasione della prima spedizione antartica venne chiesto, all'allora scuola militare alpina l'invio di personale che fosse in grado di operare in un ambiente tanto ostile e di addestrate i ricercatori a vivere in simili condizioni.

Quest'anno nel mese di settembre, infatti, gli scienziati dell'ENEA sono stati addestrati dagli istruttori del centro addestramento alpino alla sopravvivenza in ambiente montano vivendo in accampamenti situati vicino al Colle del Piccolo San Bernardo (quota 2000 metri) e sul Colle del Gigante nel comprensorio del Monte Bianco (quota 3400 metri), per essere pronti alla missione nel continente antartico.

Per il primo maresciallo Massimo Bussani, 47 anni, si tratta di un ritorno avendo già maturato 5 esperienze, un esordio invece per il 1° caporal maggiore Francesco Canale che, già in possesso di un ottimo curriculum alpinistico, è recentemente rientrato dal Kangchenjunga (terza montagna più elevata della Terra, ndr).

Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri