27/10/2014 - Venerdì scorso il colonnello Stefano Mega ha lasciato il comando del 7° reggimento alpini di Belluno al colonnello Diego Zamboni.

Davanti ai reparti schierati nel piazzale della caserma Salsa-D’Angelo, Mega ha ripercorso le attività che hanno impegnato il reggimento durante il suo comando, dal 21 settembre 2012: le numerose attività addestrative proprie della specialità, in Italia e all’estero; l’operazione ISAF in Afghanistan, da marzo a settembre del 2013; il soccorso alle popolazioni del Cadore durante l’emergenza neve durante l’inverno scorso; l’operazione Strade Sicure, in Campania nel 2013 e in Piemonte oggi; i risultati sportivi nei Ca.STA (Campionati Sciistici delle Truppe Alpine).

Risultati importanti, affrontati con “professionalità e contagiosa voglia di fare bene”, come ha commentato il generale Michele Risi, al comando della brigata alpina Julia dal 19 settembre,

Durante il discorso di commiato, ha ricolto il proprio saluto e ringraziamento a tutto il personale militare e civile del reggimento, alle istituzioni locali, alle associazioni d’arma e combattentistiche, all’Ana e a tutta la comunità bellunese, alla propria famiglia.

“La vicinanza delle autorità e della comunità, la loro collaborazione e lealtà, sono il ricordo con cui oggi lascerò Belluno”, ha commentato il colonnello Mega, che rivestirà un nuovo incarico allo Stato Maggiore dell’Esercito, a Roma. “Mi porto una missione compiuta, un’esperienza che non sarà replicabile e che mi ha dato la possibilità di conoscere una terra che non conoscevo. Ho compreso quanto gli Alpini siano amati e considerati qui, a Belluno e nel Veneto”.

Il contatto con la comunità bellunese è tra gli obiettivi del colonnello Zamboni. “Continueremo a impegnarci per cercare di non essere un’entità chiusa, un ente avulso dall’ambiente in cui operiamo, e per favorire i rapporti con le associazioni e con chi pensa che possiamo interagire, attraverso lo scambio di opinioni e attività per una maggiore integrazione sul territorio”.

Terminato l’impegno in Val di Susa, dove i militari del Settimo saranno impegnati fino a inizio gennaio, riprenderanno anche le attività addestrative di specialità. “Visto che il reggimento è stato impegnato in attività esterne, torneremo alle attività di montagna, in inverno e in estate”, conferma Zamboni, che si prepara a comandare il reggimento con la consapevolezza della responsabilità richiesta dall’incarico e l’entusiasmo per la nuova esperienza. “Per me è tutto nuovo e lo affronterò con tanta voglia di fare e di capire come si può migliorare e quali saranno le nuove sfide”.

Prima di assumere il comando del Settimo, il colonnello Diego Zamboni è stato impiegato in Afghanistan come direttore del Fusion center e ha ricoperto il ruolo di capo ufficio valutazione analisi e supporto alle operazioni presso il centro intelligence interforze a Roma, dal 2011 al 2014.

L’importanza del legame con il territorio è stata evidenziata anche dal generale Risi, che ha conferito al colonnello Mega la Croce di bronzo al merito dell’esercito per le insigni doti professionali, la generosità e lo spirito di sacrificio dimostrati. “E’ fondamentale trovare possibilità di sinergie tra noi e la protezione civile, per essere pronti a quella che rappresenta la quarta missione delle forze armate: il concorso nell’assistenza alla popolazione, che sarà una delle principali attività per il futuro”.

La cerimonia, accompagnata dalla fanfara della brigata alpina Julia, è stata occasione per ricordare ed esprimere riconoscenza e gratitudine ai caduti e ai feriti del Settimo e dell’Esercito Italiano.

Sempre all’interno del 7° reggimento alpini, lunedì 20 ottobre è succeduto al tenente colonello Mario Di Sipio, comandante del battaglione alpini “Feltre”, il tenente colonnello Gianmarco Di Leo.

Elisa Di Benedetto