08/12/2014 - È stato celebrato questa mattina a Mignano Montelungo, presso il Sacrario Militare, il 71° anniversario dell'omonima battaglia, combattuta nel secondo conflitto mondiale, per la quale la città fu insignita della medaglia d'Oro al valor militare e della medaglia d'Oro al merito civile.

La cerimonia si è svolta alla presenza del sottosegretario di stato alla difesa, on. Gioacchino Alfano e del capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano.

Il generale Graziano, dopo aver deposto una corona in memoria dei caduti, nel suo intervento ha rivolto un reverente e commosso pensiero a tutti i caduti di ogni tempo "il loro sacrificio costituisce una preziosa eredità e un esempio a cui ci dobbiamo ispirare e non devono essere persi nella memoria collettiva. Le forze armate vogliono trasmettere questo messaggio di coraggio, unità, coesione, disciplina e riaffermare la loro fedeltà democratica alle istituzioni, continuando a dare prova di coraggio e se necessario a offrire la propria vita per il bene della patria e delle istituzioni onorando il giuramento prestato”.

Il sottosegretario alla difesa Alfano ricordando il sacrificio estremo di quei ragazzi che hanno combattuto la battaglia di Montelungo ha sottolineato che "mai più che oggi bisogna costruire la pace in Europa affrontando i nuovi pericoli e le nostre forze armate ci permettono di dimostrare di non essere secondi a nessuno".

A margine della cerimonia, il generale Graziano, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'impegno dell’esercito sul territorio nazionale e all'estero, ha sottolineato che “i nostri uomini e le nostre donne in uniforme continuano a dare prova della loro umanità e del coraggio fisico. L'esercito è al servizio del paese e rappresenta una risorsa per lo sviluppo”.

Alla celebrazione erano presenti, tra gli altri, il comandante militare della capitale, generale Mauro Moscatelli, il sindaco di Mignano Montelungo, Antonio Verdone, il presidente dell'associazione nazionale combattenti della guerra di liberazione, ambasciatore Cortese De Bosis e il prefetto di Caserta, Carmela Pagano. Nello schieramento interforze, per la resa degli onori, era inquadrata la bandiera di guerra del 47° reggimento addestramento volontari “Ferrara”, una rappresentanza degli allievi della scuola militare dell’esercito Nunziatella e la banda della brigata granatieri di Sardegna.

Fonte: Stato Maggiore Esercito