22/01/2015 - C’è stata tanta commozione ieri nel giorno del decimo anniversario della morte del maresciallo Simone Cola, ucciso in Iraq mentre era in missione.

A dieci anni della sua scomparsa, l’omaggio all’elicotterista da parte del 1º Reggimento di sostegno AVES “Idra” con sede a Bracciano, con l’esposizione, nella piazza antistante il Martino Filetico, di un elicottero del tipo utilizzato dal maresciallo Cola.

Presso il cimitero di Ferentino, poi, la deposizione di una corona al Monumento ai Militari Caduti di tutte le guerre con la partecipazione del comandante del Reggimento IDRA, colonnello Antonio Quagliarella, numerosi ufficiali e militari, Associazioni d’arma, spicca tra tutte la sezione dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercitro intitolata a Simone Cola.

Dopo la Messa, nella chiesa di San Francesco, l’intervento musicale della Banda dei Granatieri e l’apertura della mostra fotografica.

Nel salone di rappresentanza del liceo Martino Filetico il saluto del sindaco Antonio Pompeo, del colonnello Quagliarella, la relazione della professoressa Biancamaria Valeri e l’intervento della vedova di Simone Cola, Alessandra Cellini.

Queste le sue parole: «Il 21 gennaio 2005 veniva a mancare il maresciallo capo Simone Cola, mio marito, il papà di Giorgia. Inutile nascondere che questa grave disgrazia pesa ancora sulla mia anima. Simone era un soldato innamorato del suo lavoro, un militare dagli alti valori, un marito d’oro. La sua esistenza è stata consacrata interamente alla sua professione e alla famiglia. La prima giovinezza trascorsa fra gli studi, il servizio militare, il concorso sottufficiali, l’assegnazione al 1° reggimento “Idra” dell’Aviazione dell’Esercito, il nostro matrimonio qui a Ferentino, il trasferimento nella città di Viterbo, una vita da condividere e poi la missione in Iraq. Sono certa che la sua memoria rimarrà eterna e incancellabile nell’animo di tutti coloro i quali lo hanno conosciuto, spero di cuore che il suo esempio possa essere di guida a tutti gli uomini che si prefiggono come meta dei loro impegni e dei loro sforzi la passione, la rettitudine e l’onestà. Il mio pensiero deferente va a tutti i militari e civili caduti nelle missioni di pace. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione di questa commemorazione. Le autorità civili e militari, il comune di Ferentino che ha patrocinato l’iniziativa, la banda dei “Granatieri di Sardegna” e tutti i cittadini che hanno onorato con la loro presenza questa cerimonia. Il mio più caro ringraziamento va, infine, al colonnello Quagliarella, comandante del 1° reggimento “Idra”, alla professoressa Biancamaria Valeri, dirigente scolastico dell’Istituto “Martino Filetico”, alla dottoressa Di Nunzio, comandante dei Vigili Urbani di Ferentino, ai cari amici Giulio e Vincenzo, ad Annamaria e Claudio. Grazie di cuore».

«Un doveroso omaggio – ha affermato il sindaco di Ferentino Antonio Pompeo – a un uomo caduto in missione di pace, un eroe attuale, esempio moderno per tutti noi, una partecipata e commossa cerimonia, occasione per mantenere vivo il ricordo di tutti coloro che hanno contribuito a tenere alto l’ideale di pace e solidarietà tra i popoli. Il maresciallo capo Simone Cola è stato giustamente definito “un costruttore di pace, la cui vita è stata spezzata da chi la pace non ha”.

Fonte: Comando Aviazione dell'Esercito