20/02/2014 – (Roma) Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri si è svolta il 18 febbraio la celebrazione solenne da parte dei Granatieri di Sardegna, in suffragio di don Alberto Genovese, duca di San Pietro, benefattore del 1° reggimento “Granatieri di Sardegna”.
La solenne cerimonia, a cui hanno partecipato autorità militari e civili della città, commemora il patrizio sardo don Alberto Genovese che nel 1776 donò al “Reggimento di Sardegna” 120.000 lire vecchie di Piemonte da utilizzare per la costituzione e mantenimento della musica reggimentale, per il sostentamento delle vedove dei soldati caduti e per la celebrazione di una messa in suffragio nel giorno della sua morte.
Nella basilica, gremita di gente, erano presenti circa 200 granatieri in uniforme storica. Tra i militari passava costantemente personale medico per prevenire eventuali malori dovuti al colbacco e alla lunga posizione eretta.
La messa è stata celebrata dall’ordinario militare monsignor Santo Marcianò.
Nelle prime file erano presenti le massime autorità dell’esercito, tra cui il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell'Esercito italiano e il generale di corpo d’armata Vincenzo Lops.
A metà celebrazione è stata letta la preghiera del Granatiere.
Al termine della santa messa i granatieri sono usciti dalla basilica portando la bandiera di guerra e, di fronte alle massime autorità dell’Esercito, hanno cantato l’Inno d’Italia. Hanno poi marciato fino alla Macao di Castro Pretorio per poi tornare in caserma.
Anche in Libano, è stato ricordato il duca di San Pietro. Il contingente italiano su base brigata Granatieri di Sardegna, ha celebratato una messa nella cappella della base Millevoi di Shama alla presenza del comandante del Settore Ovest – generale di Brigata Maurizio Riccò e del comandante di ITALBATT – colonnello Claudio Caruso.
Monica Palermo