04/04/2014 - Questa mattina, presso l'Accademia Militare di Modena, gli Allievi Ufficiali del 195° corso “Impeto” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Erano presenti il ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli.
Il capo di stato maggiore dell’Esercito, dopo aver salutato e ringraziato le autorità intervenute e gli ospiti, rivolgendosi agli allievi ufficiali del 195° corso "Impeto", ha ricordato la storia del prestigioso Istituto e i valori che hanno costituito la guida degli Ufficiali formatisi presso l'Accademia Militare.
Il generale Graziano ha esortato gli allievi a improntare il proprio "stile di vita alla sobrietà, concretezza, onestà intellettuale e professionale, rispetto delle istituzioni e coraggio, giustamente considerato la prima delle qualità umane e certamente la fondamentale per un comandante, perché è quella che garantisce tutte le altre".
"Le stesse doti vi dovranno accompagnare anche nell'impegnativo servizio all'estero, un ambito in cui l'Esercito ha garantito lo sforzo principale in termini di risorse umane e materiali, con il 75% del totale delle forze impiegate nelle varie missioni durante le quali ha versato un elevatissimo tributo di sangue".
"Il coraggio è necessario tanto nelle operazioni fuori dai confini quanto nel quotidiano operare nel territorio nazionale a servizio della collettività, quanto ancora nell'addestramento che pure presenta rischi correlati alla vita e all'unicità della condizione militare".
Il capo di stato maggiore dell'Esercito ha poi ricordato le figure del maggiore Giuseppe La Rosa, medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria, caduto in Afghanistan lo scorso anno, del generale Calligaris e del capitano Lozzi, caduti in servizio a seguito di un incidente durante un volo addestrativo.
Il generale Graziano ha poi indicato agli allievi "il momento di profonda trasformazione della forza armata nell'intento costante di fronteggiare in modo efficace le nuove esigenze operative con l'ambizioso, quanto indispensabile, obiettivo di ridurre le dimensioni quantitative dello strumento terrestre non inficiandone, nel contempo, l'efficienza operativa e mantenendo inalterati gli standard qualitativi della forza armata."
"Una modernizzazione – ha concluso - che deve essere rivolta alla sicurezza del personale in operazioni e che significa anche disporre di sistemi in grado di garantire la conoscenza della situazione informativa e l'indispensabile interoperabilità operativa con i Paesi amici e alleati".
Nella stessa cerimonia è stato attribuito il titolo di "cadetto ad honorem" alla signora Silvia Guarda, madre di un allievo precocemente scomparso.
Il 195° corso “Impeto” è composto da 164 allievi Ufficiali, di cui 25 donne.
L'accademia ospita anche 27 frequentatori stranieri provenienti da Afghanistan, Albania, Giordania, Armenia, Niger, Tailandia e Libia.
L'accademia militare, attualmente comandata dal generale dell'Esercito, Giuseppenicola Tota, fu istituita il primo gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia ed è l'Istituto Militare di formazione più antico del mondo, precedendo l'accademia russa di San Pietroburgo, la Royal Military Academy, la Ecole Royale Militaire e West Point.
Fonte: Stato Maggiore Esercito