08/04/2014 - “La struttura militare dell'Italia in guerra” è stato il tema della conferenza tenutasi venerdì scorso, presso lo “SpazioComune” in piazza Stradivari a Cremona.
La guerra del 1915-1918, in questi aspetti, è stata spiegata dal colonnello Antonino Zarcone, capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, laureato in scienze strategiche all’università di Torino e in scienze diplomatiche ed internazionali all'università di Trieste.
All’incontro, introdotto dal commendator Emanuele Bettini, presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano comitato di Cremona-Lodi, era presente Marisela Morales Ibanez console del Messico.
Zarcone, ha commentato il trattato della Triplice Alleanza stipulato nel 1882 e rinnovato nel 1912, tra Italia, Germania e Austria, che per molti italiani fu l’implicita rinuncia ai territori ancora soggetti all’Austria.
Ma l’irredentismo prima e la voglia di un’Italia unita poi - ha proseguito Zarcone - portarono alla prima guerra mondiale.
L’Italia non ruppe il trattato, di carattere difensivo, in quanto fu l’Austria a dichiarare guerra non rispettando, tra l’altro, un articolo che prevedeva che quest’ultima prendesse preventivi accordi con l’alleato italiano nel caso di mutamenti territoriali in Oriente. Dopo l’iniziale dichiarazione di neutralità, anche l’Italia entrò in guerra a fianco della Triplice Intesa (Francia, Russia, Inghilterra), dapprima contro l’Austria poi contro la Germania.
Alla conferenza, come detto, ha presenziato la console del Messico Marisela Morales Ibanez , che ha porto un saluto istituzionale alle forze armate italiane e alla cittadinanza cremonese. La stessa ha ricordato i legami tra i nostri Paesi e i rapporti culturali che si sono stabiliti con il nostro territorio.
Fonte: Stato Maggiore Esercito