15/04/2014 - A Bari l'arte leccese della cartapesta è stata ospite nella mostra allestita nella Sala del Colonnato della provincia, sul lungomare monumentale, la mostra è stata inaugurata il 7 aprile 2014 alla presenza dell’assessore provinciale Sergio Fanelli e del generale di divisione aerea Vitantonio Cormio del Comando Scuole A.M./3^ Regione Aerea.
“In esposizione non ci sono le solite statuine dei bellissimi presepi noti ormai in tutto il mondo, bensì uniformi storiche, costumi popolari della Puglia e del Friuli Venezia Giulia realizzati dal maestro Gianni Mazzoccoli” – ha commentato Stefania Lacriola, la curatrice della mostra intitolata: “La memoria diviene presenza - Un viaggio tra storia e arte”.
Il maestro Mazzoccoli, figlio d’arte, è un sottufficiale dell’Esercito (Arma di Cavalleria) a riposo. Per mettere in atto il suo progetto di rappresentare la storia del costume e delle uniformi d’epoca ha effettuato una minuziosa ricerca etnografica all’Ufficio Storico dello Stato Maggiore e consultato documenti delle varie biblioteche comunali e della caserma “Picca” di Bari.
L'artista è riuscito, come solo i maestri cartapestai sanno fare, a realizzare particolari incredibili come pieghe di abiti, trasparenze ed aderenze di vestiti e persino corazze, scudi ed armi.
La mostra è divisa in tre sezioni: abiti storici regionali maschili e femminili, uniformi, copricapi militari a grandezza naturale.
La cartapesta come forma d'arte riesce ad esprimere emozioni e stupore, a far appassionare chi la guarda, una passione che è rivolta non solo verso l'artista che ha creato l'opera con una tecnica particolare, ma anche verso la Terra di origine.
Ogni realizzazione non può che essere osservata e studiata con attenzione per ammirarla veramente.
E’ un felice ritorno quello di Mazzoccoli a Bari. Proprio nel capoluogo pugliese alcuni anni orsono iniziò la sua carriera espositiva con una memorabile mostra al Circolo Unificato Esercito in via Cairoli (oggi chiuso).
Subito dopo Bari l'esposizione sarà ospitata in Veneto e in Friuli Venezia Giulia.
Daniela De Chirico