06/05/2014 - In occasione dei festeggiamenti per il 153° anniversario della costituzione dell'esercito italiano, Il presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano ha incontrato al Quirinale il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell'esercito.

"Nella ricorrenza del 153° anniversario della costituzione della forza armata, rendo omaggio alla bandiera e rivolgo il mio commosso pensiero ai soldati di ogni grado, arma e specialità caduti nell'adempimento del dovere".

E' quanto ha affermato il presidente della repubblica al Quirinale ad una rappresentanza di allievi degli istituti di formazione dell'esercito, nel messaggio inviato al capo di stato maggiore dell'esercito, generale di corpo d'armata Claudio Graziano.

"Protagonista dal 1861 della storia nazionale e depositario di antiche e gloriose tradizioni, l'esercito - ha continuato il capo dello stato - ha realizzato negli ultimi decenni una profonda trasformazione che, dal presidio dei confini del paese nel periodo della guerra fredda, l'ha condotto a divenire, nell'era della globalizzazione, un moderno e apprezzato strumento della politica di sicurezza. In un mondo sempre più interconnesso, in cui gli effetti di eventi conflittuali anche lontani dai nostri confini si ripercuotono in tempi brevi sulla prosperità di paesi resi fortemente interdipendenti dall'appartenere ad un medesimo sistema economico e finanziario, esso svolge, con le altre forze armate, un ruolo di dissuasione, prevenzione e stabilizzazione fondamentale per l'Italia e per la comunità internazionale".

"Componente basilare di uno strumento militare costantemente impegnato nell'aggiornamento e nella razionalizzazione delle proprie strutture, l'esercito - ha rilevato il presidente Napolitano - è oggi in grado di intervenire nelle aree di crisi per contrastare efficacemente le minacce pervasive del terrorismo e della criminalità organizzata e per concorrere a garantire che le relazioni tra gli stati si sviluppino attraverso l'ordinato ricorso al negoziato e alla cooperazione pacifica piuttosto che tramite il confronto armato e il conflitto".

"Ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa e personale civile dell'esercito, siate orgogliosi di appartenere ad una istituzione prestigiosa e di grande importanza per il paese. 
Con l'apprezzamento degli italiani per i brillanti risultati conseguiti nelle tante missioni condotte all'estero e sul territorio nazionale, giungano - ha concluso - a voi e alle vostre famiglie il mio caloroso saluto e l'augurio più fervido. Viva l'esercito, viva le forze armate, viva l'Italia!".

Fonte: Stato Maggiore Esercito