06/08/2014 - Questa mattina a Gibuti il contrammiraglio Guido Rando ha ricevuto il testimone del comando dell’operazione Atalanta, dal contrammiraglio Jὓrgen Zur Mȕhlen, della marina tedesca. L’Italia assume per la terza volta il comando della missione diplomatico-militare dell'Unione Europea per prevenire e reprimere gli atti di pirateria marittima lungo le coste degli Stati del Corno d'Africa.

L’operazione Atalanta ha avuto inizio nel 2008 e ha lo scopo di proteggere le navi mercantili che transitano tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e l'oceano Indiano e svolgere inoltre attività di scorta alle navi mercantili del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), incaricate di consegnare aiuti alimentari in Somalia.

L’ammiraglio Rando ha preso il comando della Task Force 465, composta dal cacciatorpediniere Andrea Doria, sede di comando, una fregata olandese, una spagnola e da una rifornitrice di squadra tedesca; l’ammiraglio si avvarrà di uno staff internazionale formato da 34 ufficiali e sottufficiali appartenenti a 12 differenti nazioni (Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Olanda, Portogallo, Romania, Serbia e Spagna).
Il cacciatorpediniere Andrea Doria, al comando del capitano di vascello Gianfranco Annunziata, ha un equipaggio di 208 tra uomini e donne tra cui i team specialistici della brigata marina San Marco, del Gruppo Operativo Subacquei e della Sezione Elicotteri.

Nave Andrea Doria sostituirà nel Corno d’Africa il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli, impegnato dallo scorso 6 febbraio nell’operazione NATO Ocean Shield per il contrasto alla pirateria, continuando così ad assicurare la presenza della marina militare italiana nelle acque del Golfo di Aden e del bacino della Somalia, interessate da traffici commerciali di interesse nazionale.

L’ammiraglio Rando assume anche il comando del gruppo Euromarfor del quale fanno parte Francia, Italia, Portogallo e Spagna impegnato nelle missioni di controllo marittimo, umanitarie, mantenimento e rafforzamento della pace, gestione delle crisi.

Fonte: Marina Militare