22/09/2014 - Si è svolta a Taranto un'esercitazione di salvataggio sommergibili, denominata SMEREX 2014, durante la quale l'equipaggio di nave Anteo e il personale del Gruppo Operativo Subacquei hanno portato a termine un intenso e proficuo ciclo d'immersioni che ha permesso di verificare l'efficienza dei diversi assetti subacquei in dotazione a Comsubin.
Le attività previste dal programma dell'esercitazione e la presenza dei sommergibili Sciré e Pelosi hanno permesso di utilizzare le apparecchiature speciali di nave Anteo in scenari operativi di elevato realismo.
Con i battelli posati sul fondo in attesa dei soccorsi, i palombari della marina sono intervenuti sia per trasferire in superficie parte degli equipaggi dei sommergibili, sia per salvare coloro che avessero dovuto effettuare la fuoriuscita individuale, qualora non fossero più accettabili le condizioni di vita all'interno degli scafi.
Così, sulla coperta dei sommergibili, si sono alternate numerose immersioni condotte con lo scafandro rigido A.D.S. (Atmospheric Diving System), attraverso gli operatori iperbarci e l'impianto integrato per immersioni profonde, con la campana di salvataggio McCann, mediante i robot subacquei Pegaso e Falcon e attraverso il sommergibile di soccorso SRV 300.
Le attività, svoltesi alla presenza di numerosi osservatori stranieri, si sono concluse con l'intervento del nucleo SPAG (Submariner Parachute Assistance Group) costituito da palombari, tecnici sommergibilisti e da un team sanitario che, attraverso un C-130 dell'Aeronautica Militare, si è paracadutato in un area nella quale era stata segnalata la presenza di un sommergibile in difficoltà. Il nucleo ha così allestito una cittadella galleggiante, costituita da strutture autogonfiabili, che ha permesso di fornire assistenza a coloro che avessero dovuto abbandonare il battello attraverso la fuoriuscita individuale.
L'esercitazione è stata condotta a seguito di importanti interventi di manutenzione per favorire le capacità operative subacquee di nave Anteo Anteo: a distanza di 5 anni dall'ultimo appontaggio sulla coperta di un sommergibile, le apparecchiature speciali dell'Unità hanno nuovamente operato al massimo della loro efficacia.
Fonte: Marina Militare