30/01/2014 - Si è conclusa ieri, ad Augusta (SR), la sperimentazione di un biocombustibile a base di Green Diesel sul pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare italiana.

Il gasolio navale verde è una miscela formulata dalla Marina Militare con Eni, contenente il 50% di F76 e il 50% di frazione bio di seconda generazione, ottenuta da feedstock non in competizione col mercato alimentare. L'elevato contenuto di biocombustibile di nuova generazione è un risultato di eccellenza per il trasporto marittimo in generale. La produzione del gasolio navale verde avverrá in Italia, nella bio- raffineria di Porto Marghera (VE) a partire da marzo 2014. 

I risultati delle prove sono eloquenti: il passaggio da un combustibile all'altro è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri termodinamici dei motori di propulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emissioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza apportare alcuna modifica e senza adottare particolari accorgimenti. 

Il contrammiraglio Mario Culcasi, comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, ha evidenziato come “il passaggio al combustibile navale verde è stato trasparente,impercettibilelo scenario a bordo non è per niente cambiato”.

La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipoanche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10di frazione bientro il 2020.

Ha condiviso la soddisfazione per il buon esito delle prove anche tutto il personale tecnico dell’Eni cha assistito e supportato le prove e che ha commentato: la sperimentazione di questo green diesel da parte della Marina Militare è un banco di prova di assoluta eccellenza, in quanto la quota bio utilizzata per la formulazione del combustibile ha toccato il 50%”.

Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia e dall'Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.

Fonte: Marina Militare