12/01/2015 - ​​​L'8 e 9 gennaio 2015, presso l'infermeria principale dell'Aeronautica Militare di Pratica di Mare, si è tenuto un corso per la formazione e l'addestramento di personale sanitario della Marina al trasporto in alto bio-contenimento.

Il corso, che si è sviluppato su moduli di lezione frontale e prove pratiche, è stato appositamente ideato per fornire ai frequentatori adeguate conoscenze del rischio biologico e le abilità necessarie per il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale e degli isolatori (barelle e stazioni di isolamento) da utilizzarsi in caso di gestione e più nel particolare di trasporto di pazienti altamente contagiosi.

Sicuramente le attività di pattugliamento nel Canale di Sicilia e più nello specifico di soccorso ai migranti in difficoltà possono generare tale tipologia di esigenza ancorché il rischio debba considerarsi molto basso.

Sono stati individuati per la frequenza di questo evento alcuni ufficiali medici e sottufficiali infermieri delle basi di Augusta e Catania, che dovranno poi far parte dei team di evacuazione aero-medica che dovranno intervenire nel caso di sospetti pazienti affetti da patologie altamente contagiose a bordo delle unità navali della Marina. È infatti responsabilità della forza armata quella di garantire tale tipologia di trasferimenti dalle unità navali a terra, dove poi i soggetti sono presi in carico dal Servizio Sanitario dell'Aeronautica Militare per il trasporto verso i centri nazionali di riferimento, l'Istituto di Ricerca e Cura per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma e l'Ospedale "Luigi Sacco" di Milano. 

L'ammiraglio ispettore Enrico Mascia, capo del Corpo Sanitario M.M., intervenuto durante i lavori ha desiderato ringraziare il Servizio Sanitario dell'Aeronautica Militare che ha reso possibile e in tempi brevissimi la realizzazione dell'evento formativo, che ha messo a disposizione della Marina Militare il know-how acquisito nei molti anni di esperienza nel settore e nel quale è considerato indiscusso riferimento.

Il generale ispettore Piervalerio Manfroni, capo dei Servizi Sanitari A.M. ha desiderato, in tale contesto, sottolineare l'importanza di una sempre maggiore sinergia tra i servizi sanitari delle diverse FF.AA. e ciò allo scopo di poter assicurare con sempre migliori risultati, l'obiettivo primario della sanità militare e cioè di tutelare la salute di tutto il proprio personale.

Fonte: Marina Militare