04/02/2015 - Dal 26 al 28 gennaio, a Genova, si è tenuta la conferenza Surface Warships 2015 organizzata da IQPC (Internationl Quality and Productivity Center) Defence (giunta alla quinta edizione) nella quale vengono presentati i programmi di ammodernamento e rinnovamento delle diverse marine militari e lo stato dell'arte dei principali impianti ed apparati del sistema di combattimento e della piattaforma oltre ad essere un'opportunità di scambio di conoscenze ed informazioni tra i vari operatori del settore navale militare.

Nel primo giorno della conferenza è stata organizzata una visita al cantiere di Muggiano di Fincantieri e lo stabilimento di Oto Melara.

Molto apprezzata, soprattutto da parte dei rappresentanti delle marine militari estere, la visita a bordo di una nave della classe Bergamini (FREMM).

I due giorni successivi sono stati dedicati alle presentazioni tenute sia da rappresentanti delle marine militari che da quelli industriali.

Il contrammiraglio del Genio Navale Roberto Dattola, del Reparto Navi dello Stato Maggiore Marina, ha tenuto una presentazione dal titolo "The new Italian Navy shipbuilding program: an innovative approach to naval design" nella quale sono stati illustrati i criteri e le linee guide che sono stati seguiti nello studio di fattibilità e nella progettazione di base delle nuove unità della marina militare che verranno costruite nell'ambito dell'ambizioso programma di rinnovamento dello strumento navale militare.

Il rispetto dell'ambiente, come previsto dal noto progetto "Flotta verde", l'impiego duale delle unità navali e il ricorso al criterio ingegneristico della modularità sono le linee guide principali seguite nel corso della progettazione delle future navi della Marina Militare Italiana che saranno un'unità di supporto logistico (LSS), un'unità multiruolo anfibia (LHD) e una classe di pattugliatori polivalenti d'altura (PPA).

Nella presentazione sono state illustrate le caratteristiche principali delle singole unità in termini di prestazioni, funzionalità e peculiarità.

Fonte: Marina Militare