14/05/2015 - Questa mattina presso la Banchina Tullio Marcon di Augusta (Siracusa), sede del Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, la bandiera delle corvette Minerva e Sibilla è stata ammainata per l'ultima volta, dopo oltre 25 anni di attività, per il successivo disarmo delle due navi.

La Bandiera di combattimento di entrambe le unità navali è stata consegnata al capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, per poi essere conservata a Roma all’interno dell’Altare della Patria nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate.

«La Marina dovrà radiare per vetustà 51 delle sue 60 navi per cui cerimonie di ammaina bandiera saranno frequenti». Queste le parole dell’ammiraglio De Giorgi, che prosegue: «L’aspetto molto positivo importante è che questa riduzione non è passata ovviamente inosservata e quindi in relazione anche all’importanza del mare e per gli interessi e la sicurezza stessa della nazione il governo ha stabilito di realizzare il programma di rinnovamento della flotta».

Queste due unità saranno sostituite solamente nel 2021 e nel 2022 quando i primi due nuovi pattugliatori, finanziati con legge di stabilità del 2015, entreranno in linea e quando la flotta sarà già ridotta del 45% circa rispetto l’attuale consistenza.

«Saranno navi – commenta l’ammiraglio De Giorgi – in grado di partecipare efficacemente alla difesa. Con un investimento unico noi realizziamo un mezzo navale che farà parte di un sistema più ampio di protezione e difesa in profondità delle linee marittime e dei passaggi obbligati in alto mare, ma anche in grado di operare in acque costiere per operazioni di soccorso»

Con la cancellazione dai ruoli del naviglio militare delle due Corvette Minerva e Sibilla, continua il processo di ridimensionamento della flotta della Marina Militare che nel prossimo decennio radierà ben 51 delle 60 attuali navi in servizio.

Le due corvette poste in disarmo dalla Marina Militare saranno cedute a Fincantieri per la successiva vendita al Bangladesh.

Fonte: Marina Militare