19/05/2015 - Migliaia di penne nere hanno dimostrato il loro affetto nei confronti dell’Abruzzo partecipando all’88ª Adunata Nazionale degli Alpini, domenica scorsa 17 maggio 2015 nelle strade dell’Aquila.
Nello scenario mozzafiato del capoluogo abruzzese e delle alte vette del Gran Sasso anche la Marina Militare, rappresentata dalla delegazione di nave Alpino (quarta unità della Marina a portare questo nome) e dai marinai dei vecchi equipaggi della fregata Alpino (F 580), ha voluto partecipare alla festosa manifestazione di piazza culminata con la parata delle rappresentanze militari, civili e dei numerosi gruppi ANA presenti in Italia e all’estero.
Le rappresentanze hanno defilato al cospetto del ministro della Difesa, on. Roberta Pinotti, del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano e del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, dott. Sebastiano Favero.
L’Adunata ha dato modo al passato e all’attuale equipaggio della nave di riscoprire il forte senso di appartenenza e affiatamento tipico della vita di bordo, e ha creato l’occasione per tramandare alle nuove generazioni di ufficiali e marinai della nave ricordi legati alla vecchia nave Alpino che troveranno la giusta collocazione sulla quinta FREMM F 594, la cui consegna alla Marina è prevista ad inizio 2016 a meno di 4 anni dal taglio della prima lamiera.
Nei giorni precedenti la parata, la delegazione della Marina ha partecipato in più occasioni agli eventi organizzati dall’ANA e dal Comando Truppe Alpine: dall’incontro con le Sezioni degli Alpini all’estero, presso il teatro Ridotto de L’Aquila, alla Messa Solenne in suffragio ai Caduti, celebrata dall’ordinario militare mons. Santo Marcianò nella Basilica di San Bernardino, culminando con la “Cena Verde” presso la Caserma “Francesco Rossi”, primissimo quartier generale dei soccorsi all’Aquila dopo il terribile terremoto del 2009.
Il clima festoso e cordiale che ha coinvolto le 300mila persone presenti a L’Aquila ha favorito il consolidarsi del forte legame storicamente esistente tra le penne nere e la Marina, rafforzando la comunione di quei valori come la forza, il coraggio, la discrezione, il rispetto per l’altro, la solidarietà e la lealtà.
Solo il confronto quotidiano con ambienti ostili, come il mare e la montagna, sanno infatti insegnare la saldezza morale e la capacità di resistere che fecero “invitto in terra di Russia solo il Corpo di Spedizione Alpino italiano”, i cardini del prosieguo dell’attività di allestimento, preparazione e addestramento del giovane equipaggio di nave Alpino.
Fonte: Marina Militare