24/02/2014 - Con il miglioramento delle condizioni meteorologiche sono ripresi massicciamente i flussi migratori dalla sponda meridionale del Mediterraneo verso l’Italia. L’operazione umanitaria Mare Nostrum continua incessantemente.

Nell’ultima settimana il dispositivo aeronavale dispiegato, comprendente l’unità anfibia San Giusto, le fregate Espero ed Aliseo, la rifornitrice di squadra Stromboli, il pattugliatore Libra la componente elicotteri costituta da EH101 e AB212, insieme al personale e ai mezzi di Aeronautica Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e tutti i Corpi dello Stato, ha soccorso nell’ultimo fine settimana un totale di 1085 migranti.

Nel weekend che va da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, in cooperazione con le navi Aliseo, Espero e Libra, sono stati recuperati complessivamente dal San Giusto, 817 naufraghi tra cui 66 donne (3 in stato interessante) e 125 minori.
Il personale della nave anfibia della Marina ha prestato assistenza ai naufraghi fornendo viveri, acqua e cure mediche grazie cure mediche grazie al team della Brigata Marina San Marco e del personale volontario dell’Associazione Francesca Rava.

A completamento dell’operazione il comandante di nave San Giusto è riuscito, con il supporto del team della Polizia di Stato imbarcato, a identificare uno scafista che, consegnato all’autorità giudiziaria, si trova adesso in stato di arresto.

All’arrivo nel porto di Augusta l’ambasciatore Luis Chavez Basaigoitia, rappresentante permanente dell’Organizzazione Internazionale per l’Immigrazione (IOM), accompagnato dal comandante della Direzione Marittima di Catania, ammiraglio Domenico De Michele, ha voluto verificare personalmente le condizioni di buona salute ed il trattamento riservato ai migranti in attesa di sbarco. Constatato l’operato del personale di bordo, si è complimentato con il capitano di vascello Mario Mattesi, comandante di Nave San Giusto.

Concluse le attività di sbarco, la nave anfibia ha ripreso le attività il 21 febbraio proseguendo le operazioni in area.

Fonte: Marina militare