29/05/2014 - I palombari della marina militare hanno iniziato le operazioni subacquee tese a recuperare e distruggere un gran quantitativo di ordigni esplosivi residuati bellici, rinvenuti in seno alle lavorazioni previste dal nuovo piano regolatore portuale di Piombino, realizzato per il rilancio della competitività industriale del porto e del locale stabilimento siderurgico.

Le attività, richieste dalla locale prefettura, vedranno impegnato un team di Comsubin per condurre una bonifica sistematica nelle aree nelle quali sono stati individuati tali residuati bellici.

I palombari della marina sono l’unica realtà delle forze armate e forze di polizia che può condurre attività subacquee connesse alla ricerca, riconoscimento, rimozione e neutralizzazione degli ordigni esplosivi di qualsiasi natura rinvenuti in acqua. Tale attività iniziata nel 1910 è stata sancita dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n°320 del 12.04.1946 e confermata nel il DL n°66 del 15 marzo 2010.

Le operazioni subacquee, che avranno una durata complessiva di circa 1 mese, permetteranno di identificare, rimuovere e distruggere gli ordigni esplosivi presenti sul fondale marino.

Nei primi due giorni di attività sono state rimosse e fatte brillare in alto mare 160 bombe da fucile, 1 bomba da mortaio, 200 proiettili di vario calibro.

Fonte: Marina Militare