“La ministra della Difesa faccia valere gli impegni assunti in Parlamento a tutela degli insegnanti civili nelle scuole della Marina militare”.
Il presidente della Commissione d’inchiesta Uranio impoverito, Gian Piero Scanu, chiama in causa la ministra Roberta Pinotti per sbloccare la situazione che riguarda gli insegnanti civili della scuola militare de La Maddalena che da mesi si sono visti ridurre da 18 a 12 le ore di insegnamento, ritrovandosi a stento con mille euro in busta paga. Eppure nell’aprile 2016, in occasione della discussione dei decreti attuativi della Riforma delle Forze Armate, il governo aveva accolto la condizione posta dalla Commissione Difesa della Camera di assicurare il tempo pieno, pur nel limite del contratto annuale. Si tratta di docenti laureati in Architettura, Ingegneria, Scienze e Biologia che da più di 30 anni insegnano in quella scuola materie non militari come informatica, motoristica e sicurezza sul lavoro.
“Queste persone svolgono un servizio di pubblica utilità e in qualunque scuola pubblica non sarebbero più precari da tempo”, dice Scanu. “Sono in gioco due questioni fondamentali: la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto degli impegni che il governo assume con il Parlamento. La ministra intervenga al più presto per risolvere positivamente questa vertenza”.
Comunicato della Presidenza Commissione parlamentare d'inchiesta uranio impoverito