Conclusa l'esercitazione Mobility Guardian 23, la più grande esercitazione di trasporto multinazionale

(di Andrea Cucco)
25/07/23

Si è conclusa la Mobility Guardian 23, esercitazione che ha coinvolto 70 velivoli da trasporto e oltre 3.000 militari in servizio provenienti da Australia, Canada, Francia, Giappone, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.

Area di operazioni: oltre 33 milioni di chilometri2 nell'Indo-Pacifico.

L'integrazione ha consentito il trasporto di oltre 15.000 militari collegati a diverse esercitazioni nel teatro, dimostrando l'interoperabilità delle forze combinate e consolidando una "visione condivisa di una regione indo-pacifica libera e aperta".

“Le relazioni e l'integrazione con i nostri alleati e partner, nonché la forza congiunta, sono state fondamentali. Abbiamo sperimentato ed imparato insieme la geografia (in cui ci si è esercitati, ndr)", ha affermato il generale Mike Minihan, comandante dell'AMC (Air Mobility Command, responsabile USA dei velivoli da trasporto strategico, tattico e da rifornimento). "La nostra capacità combinata di proiettarci in teatro, allinearci sulle priorità e raggiungere l'unità di sforzi e azioni è stata qui dimostrata".

L'Italia era presente? Non pervenuta e probabilmente non invitata. D'altro canto il nostro paese non ha mai avuto alcun problema di trasporto strategico, come dichiarato dal capo di stato maggiore dell'Aeronautica solo pochi mesi addietro: VEDI VIDEO.

Gli afgani che son tornati dall'Afghanistan su C-17 statunitensi avranno sbagliato check-in in aeroporto?

I paracadutisti che non hanno velivoli disponibili nemmeno per l'addestramento ordinario sono dei piagnoni?

In caso di bisogno? Fuori la mano e chiediamo sempre un passaggio?

Chissà poi perché gli alleati (quelli che contano) si addestrano dall'altra parte del globo da anni quando, per la guerra in corso, a noi basta il treno?