Gli equipaggiamenti delle forze armate azere

(di Stefano Peverati)
05/10/20

Le forze armate di Baku nel corso degli anni sono state aggiornate con materiali moderni grazie ai proventi delle risorse naturali, delle quali il paese è ricco, attuando partnership con nazioni occidentali, in particolare con Israele, Turchia, Sudafrica e Canada, senza trascurare però le tecnologie Made in Russia.

L’Esercito risulta la componente di punta delle forze armate nazionali ed è dotato di un centinaio di moderni carri T-90S sui quali è presente una opzione, da esercitare, per ulteriori cento macchine, accanto ad essi sono in servizio alcune centinaia di T-72 Aslan, questi carri aggiornati dal’israeliana Elbit Systems presentano migliorie nel sistema di controllo di fuoco e sistemi elettronici oltre ad essere dotati di sistema di navigazione GPS/INS e corazze modulari reattive.

Accanto ai Main Battle Tank è presente una importante componente blindata in fase di aggiornamento che vede la presenza dei primi dei 50 Mowag Piranha V in ordine, i quali sono affiancati da circa novanta BMP-3M dotati di camera termica Vesna-K ed una trentina di BMP-2M sottoposti ad aggiornamento sempre dalla Elbit System. Inoltre, è presente un importante numero di veicoli trasporto truppe della famiglia BTR (80A, 82 e 70), nello specifico la versione BTR-70 è stata aggiornata localmente dal Ministry of Defense Industry of Azerbaijan con la torretta Shimshek dotata di controllo di fuoco e visione termica. Inoltre, l’esercito azero è in possesso di svariati mezzi blindati leggeri sviluppati grazie a collaborazioni in patria o costruiti su licenza come gli AZCAN Sentry e Huron, i Paramount Group Marauder, Matador e ILDIRIM, oltre ai turchi Otokar Cobra e ZPT e gli israeliani AIL Storm, Abir e Plasan Sand Cat.

Per quanto concerne la componente missilistica e l’artiglieria sono presenti nell’organico missili balistici tattici di svariato tipo a partire dai cinquanta lanciatori del missile israeliano LORA con raggio d’azione fino a 400km, ai quali si affiancano i venti sistemi TRG-300 Kaplan di fabbricazione turca, dieci Polonez bielorussi ed alcuni OTR-21 Tochka. Un po’ d’incertezza, invece, sui numeri dei sistemi MLRS in servizio, ma comunque si stima una media di almeno venti lanciatori per tipo a partire dai sistemi Israel Military Industries su scafo Kamaz 8x8 Lynx e Extra, i cechi RM-70 Vampire, i Rocketsan T-122 Sakarya sempre su scafo Kamaz ed i russi BM-30 Smerch, TOS-1A Buratino e BM-21 Grad. Accanto a questi mezzi è presente una ampia componente di artiglieria semovente che vede una massiccia presenza di Dana da 152mm e 2S1 Gvozdika, affiancati da 5 esemplari del moderno ATMOS 2000 e qualche decina per singolo sistema d’arma di epoca sovietica: 2S19 Msta, 2S7 Pion, 2S3 Akatsiya. Oltre a questi sistemi l’esercito azero ha in dotazione l’unmanned combat air vehicle IAI Harop, un drone suicida ottimizzato per le missioni SEAD, il quale è dotato di testa esplosiva che si attiva a contatto con l’obiettivo distruggendo l’obiettivo prescelto, in genere sistemi di difesa SAM.

L’Azerbaijani Air and Defence Force, invece, presenta un grado di maggior invecchiamento del materiale in sua dotazione una dozzina di caccia Mig 29C Fulcrum acquistati nel 2007 provenienti dai depositi di svariate nazioni ex-URSS (Federazione Russa, Bielorussia e Ucraina) furono ricondizionati presso le officine di Odessa ed operano dalla base aerea di Nasosnaya, i quali sono affiancati da altrettanti bombardieri Su 25K Scorpion, acquistati dalla Georgia nel 2002, in servizio alla base aerea di Kyurdamir. In tempi recenti il Governo di Baku ha valutato l’acquisto di un nuovo aereo multiruolo prestando particolare attenzione al cino-pakistano JF 17 Thunder anche se l’arrivo dei Sukhoi Su 30SM a Jerevan ha spostato l’attenzione azera su Mig 35 e Su 35 per i quali sono in corso trattative già da alcuni mesi, mentre la linea addestramento e attacco leggero, alla luce della lettera d’intenti firmata a Roma lo scorso febbraio, probabilmente sarà costituita da 24 Leonardo M-346/346FA Master. L’ala rotante è costituita dai tradizionali Mil 24/35 (17 esemplari) e 65 elicotteri Mil 8/17 di base a Qala nei pressi della capitale del paese. Sono presenti in organico anche alcuni droni IAI Hermes 450 e 900, IAI Heron, IAI Searcher oltre agli Orbiter e Aerostar di cui l’Azerbaigian possiede la licenza di produzione. Infine, la difesa aerea terrestre è garantita da due battaglioni di S-300PMU-2 Favorit, sistemi mobili 9K37 Buk-1M e manpads Igla-S.

In conclusione, l’Azerbaigian è dotato anche di una piccola flotta con basi navale situata a Puta ed ha in dotazione naviglio prevalentemente di epoca sovietica: 4 Midget tra Project 907 Triton-1 e Triton-2M, una fregata classe Petya, svariati pattugliatori: 5 classe Stenka, 3 classe Osa e 2 classe Svetlyak, l’ex USCGS Poin Brower, un paio di classe AB-25 e un numero non noto di navi da attacco veloce classe Kiliç di costruzione turca. A queste si aggiungono sei unità da sbarco classe Polnocny, cacciamine di tipo Sonya (2), cinque Yevgenya ed una piccola aviazione navale costituita da tre aerei da pattugliamento HC 144A (CN 235), due elicotteri AS 365 Dauphin ed un singolo AS 332 Super Puma.

Foto: MoD Azerbaijan / web