I tedeschi rimpiazzano gli Heckler & Koch G-36?

(di Tiziano Ciocchetti)
17/09/20

Dal dopoguerra ad oggi le Forze Armate italiane, almeno nelle componenti convenzionali, hanno sempre adottato armi prodotte dalla Beretta di Gardone Val Trompia.

Nello specifico, 15 anni fa, per individuare il sostituto del fucile d’assalto AR 70/90, non si è ricorso ad un bando ma si è dato direttamente l’incarico alla Beretta di produrre una nuova arma: l’ARX-160.

Pur trattandosi di un ottimo fucile, ci sono altre realtà industriale (nazionali ed estere) che avrebbero potuto fornire la stessa qualità, magari a prezzi inferiori.

Cercando un’analogia all’estero, la Bundeswehr ha fatto uso per decenni dei prodotti della Heckler & Koch, almeno fino ad oggi.

Infatti, in questi giorni, sono terminati i test per scegliere un successore del G-36, quale arma d’ordinanza della Bundeswehr. A quanto pare è risultato vincitore, a sorpresa, lo Haenel MK556 in calibro 5,56x45 (foto sotto).

Lo MK556 è una piattaforma di derivazione AR-15/M-4, con funzionamento a pistone a corsa corsa, prodotto dalla C.G. Haenel, una azienda con sede in Turingia di proprietà della Merkel, a sua volta facente parte della Tawazun Holding degli Emirati Arabi Uniti. L’arma è disponibile con canne di 4 diverse lunghezze (10,5’, 12’, 14’, 16’), e con astine Picatinny e KeyMod rimovibili senza l’utilizzo di utensili.

Le altre armi in gara erano lo statunitense LMT, il Rheinmetall-Steyr RS-556 (variante dello Steyr-Mannlicher STM556) e lo HK-416A7 (adottato poi dalle forze speciali tedesche con la denominazione G-95). La Sig-Sauer, finalista negli USA per il programma NGSW, si è ritirata dalla gara.

Tuttavia, nonostante l’esito positivo delle prove, lo MK556 deve attendere l’avallo del Ministero della Difesa, obbligato a tenere conto dei ricorsi delle aziende risultate perdenti.

Foto: Bundeswehr / C.G. HAENEL GmbH