Masako: l’imperatrice diplomatica

(di Maria Grazia Labellarte)
07/05/19

Dal primo maggio il Giappone ha una nuova imperatrice consorte, Masako, sposata dal 1992 col principe ereditario Naruhito, salito al Trono del Crisantemo a seguito abdicazione dell’imperatore Akihito.

Non si sa ancora quale politica adotterà la nuova coppia imperiale: molti in Giappone auspicano una nuova era di “diplomazia”, con la coppia imperiale impegnata a promuovere il Paese all’estero attraverso più missioni ufficiali, anche allo scopo di dare finalmente all’ex diplomatica di carriera Masako Owada l'opportunità di utilizzare le abilità che ha affinato negli anni da “borghese”, prima di entrare a far parte della Casa imperiale, la più antica del mondo.

Cinquantacinque anni, ha trascorso l’infanzia tra Mosca e New York durante le missioni diplomatiche di suo padre, poi presidente della Corte Internazionale di Giustizia, la prima fanciullezza a Tokyo e l’adolescenza e gli anni dell’università negli Stati Uniti, laureandosi a Harvard.

Parla fluentemente francese, inglese e tedesco.

Studentessa Eccellente, Masako incontra per la prima volta il principe Naruhito nel 1986: la leggenda narra che lui fu immediatamente colpito dall’intelligenza e dai modi di lei. Tuttavia, nonostante l'interesse della stampa nei confronti di Masako come potenziale sposa del principe ereditario, la stessa è così determinata a concentrarsi sulla sua carriera da fuggire qualunque progetto di matrimonio. Nel frattempo il principe, che evidentemente è un uomo come tutti, non la dimentica e dopo essere tornata in Giappone diversi anni dopo, col sostegno della Casa imperiale, inizia ad organizzare incontri attentamente orchestrati, sebbene la stessa Masako respinga varie volte le proposte di matrimonio del futuro imperatore.

Il tempo passa e alla fine anche la nostra eroina cede, conquistata dalla determinazione di Naruhito, Masako accetta di sposarlo nel dicembre del 1992, dopo il fidanzamento l’anno precedente.

La principessa, che parla quattro lingue, spera di attingere dalle sue abilità diplomatiche nel suo nuovo ruolo “ufficiale”. Speranza vana: la ragion di Stato richiede la nascita di un erede ma questa avverrà soltanto nel 2001. Mentre il Giappone si rallegra della nascita della piccola principessa, la casa imperiale gioisce un po’ meno: purtroppo, per la legge di successione una donna non può ereditare il trono imperiale giapponese. Inoltre, le principesse giapponesi devono rinunciare al loro status dopo il matrimonio, così come farà la sorella minore del principe ereditario, la signora Sayako Kuroda, sposatasi nel 2005.

Sia il pubblico che la stampa sono felici della scelta di questa giovane donna, brillante e bella, come fidanzata del principe Naruhito, simbolo della moderna giovane donna giapponese e simbolo di modernità.

Dunque, emerge l’esigenza di una riforma della legge di successione, spianando la strada alla principessa Aiko per riuscire a succedere a suo padre. Ovviamente, non mancano anche molte voci di dissenso da parte dei più conservatori. Nei primi mesi del 2006 il primo ministro Koizumi si impegna a presentare un progetto di legge che consenta a una donna di salire al trono.

A settembre 2006 nasce, però, il principe Hisahito, figlio del fratello di Naruhito, e pone fine alla speculazione sulle leggi di successione, ponendosi al terzo posto nella linea di successione dietro suo zio, il nuovo imperatore e suo padre, fratello dello stesso.

Che ruolo avrà Masako nei decenni avvenire? Come risolveranno la questione di una casa imperiale in piena crisi demografica? La Storia attende ancora di essere scritta!

Foto: web