Mercedes-Benz Classe G: tra i migliori veicoli militari leggeri al mondo

(di Gianluca Celentano)
02/05/18

Il marchio è da sempre sinonimo di estrema qualità, eleganza e affidabilità e, in effetti, la nuova stagione di Formula 1 vede la Mercedes tra le favorite, anche se come alfista e ferrarista mi aspetterei qualche buon risultato da Sauber-Alfa... Fatta questa premessa e dovendo essere obbiettivo, parlerò in questo articolo dei meriti di una versione storica di casa Mercedes Benz, la Classe G W461.

Il multiruolo militare tedesco utilizzato da diversi eserciti nel mondo e con una diffusione di trecentomila unità in ambito civile, ha una storia complessa che parte dal 1972, periodo in cui il Bundeswehr decise di sostituire la DKW Munga con un 4X4, ma i vertici politico-militari optarono per la Volkswagen Iltis 183, una specie di Pescaccia ma con trazione integrale.

La scelta del Governo tedesco non incontrò il favore dei militari che avrebbero probabilmente optato per la nuova W461 di Mercedes, ma c'è da dire che la commercializzazione mondiale e la diffusione in ambito militare di questo modello iniziò solo quattro anni dopo. Mercedes Benz in Germania già disponeva di una produzione simile e capillare costituita da camion, bus, utilitarie, ammiraglie “Mayback” e mezzi da cantiere del tutto simile al gruppo italiano FCA; grazie all’accordo con l’austriaca Puch, decise di occupare anche l’ultimo tassello dell’automotive del suo marchio, il settore 4X4.

La Germania, così come la Russia, oltre a essere leader indiscussa nella produzione dei Panzer, i carri armati - come i nuovi Leopard A7- presso la Krauss-Maffei Wegmann, (l’azienda che produce tra l’altro il VTMM/GFF4 tedesco) ha una lunga esperienza nei mezzi pesanti 4X4 Unimog ma è anche stata la prima, pensate un po', a produrre nel 1930 la Mercedes 770 (foto), berlina di cui sarà realizzata anche una versione blindata.

Mercedes-Benz Defence Vehicles

Quello che più mi ha stupito nella realizzazione di questo articolo è stata la disponibilità da parte di Mercedes nel mettere a disposizione della stampa un elevato numero di dati ed informazioni, anche a carattere tecnico. Qui da noi è meno facile ottenere questa collaborazione, forse per diffidenza o interesse personale... Ritengo che un'apertura senza pregiudizi favorirebbe l'avvicinamento tra cittadino e Paese.

La Divisione Difesa tedesca è in continuo sviluppo tecnologico e conta ben sette tipologie di mezzi che si legano a un’unica piattaforma di produzione civile, in grado di essere militarizzata in base alle esigenze dei nuovi modelli di mezzi. L’alter ego civile che traspare tra i veicoli militari non è quindi un segreto ma semmai un vanto e a tal proposito mi viene spontanea l’associazione tra l’Iveco New DAILY e il suo derivato MUV, che mi auguro possa ricevere una cabina guida più operativa rispetto alla serie “sperimentale” (identica alla versione commerciale!).

I “tattici e operativi” tedeschi si attestano tra i migliori veicoli militari al mondo.

L’evoluzione di un successo

Il processo, diciamolo subito è quello di una lenta “suvvivazione” un percorso ormai seguito da tutte le case automobilistiche. Ma la G Class è ancora una “pura” e la sua linea e le caratteristiche vincenti sono invariate e semmai migliorate in quasi quarant’anni.

La lettera G significa Geländewagen, fuoristrada mentre la lettera W (Wolf) seguita da tre numeri identifica il periodo ma soprattutto l’allestimento, e la W461 G 230 è stata la storica multiruolo dell’Esercito tedesco. La D o la E dopo la G indicano diesel o iniezione elettronica benzina.

La versione W460 è stata la base per la creazione della versione militare e della più accessoriata W463, ed è curioso sapere che la versione siglata W462 era l’identificazione della Classe G prodotta da Peugeot con la P4 (foto) e dalla Greca ELBO.

Dal 2010 parte il restyling più importante che annulla le sigle storiche, suddividendo il 4X4 tedesco in due versioni con diverse motorizzazioni: Classe G Wagon e Classe G Professional, veicoli con una guida identica a quella di una lussuosa Classe S, il top di gamma delle Stella a tre punte.

“Una vecchia serie W per il tempo libero sarebbe un’ottima idea”

Motorizzazioni per tutti i gusti, come è tradizione per la Mercedes, e in effetti per la W461 si parte dal 2.0 benzina con 109 cv, un po' pochi, o dal 2.3 da 122 cv aspirato e con ben tre opzioni con motore diesel da 2.7, 2.8 e 3.0 cc, di cui il più piccolo con 150 cavalli.

LA W461

Assolutamente inarrestabile e militarmente diffusa, sembra ricordare esteticamente molto la Fiat Campagnola AR76 con la quale forse c’è qualche analogia nella guida off road anche perché probabilmente le due vetture condividono la stessa misura di pneumatici.

È assemblata a un robusto telaio portante con due lunghezze e due distanze inter asse di cui uno utilizzato per la versione pick up. Le sospensioni sono a molla con ammortizzatore e non possiedono un’enorme escursione dei ponti rigidi, tant’è vero che il paragone con la AR76, che aveva le sospensioni indipendenti, si presenta nella facilità con cui si può alzare una ruota sullo sconnesso. Ed è proprio la qualità del suo robusto telaio che impone al conduttore scelte razionali delle traiettorie più estreme e che spesso fa assumere alla nostra W461 spettacolari posizioni nell’off road.

La trasmissione con ben tre differenziali a trazione anteriore inseribile (permanente sulla W463) è la più robusta sul mercato e superiore alla Defender, inoltre possiede blocchi manuali che garantiscono la ripartizione di simultanea della coppia trasversalmente e longitudinalmente, caratteristiche uniche od optional negli anni ’70.

Molto operativa e grande arrampicatrice

Adatta per una squadra di 6 militari anche con allestimento e soluzioni WMIK (Weapons Mount Installation Kit) con Browning M2 HB montata, la W461 mantiene angoli di attacco, dosso e uscita di 36, 31 e 23 gradi (aumentati nella Professional) e un sottoscocca “liscio” dove nulla sporge - differenziali, coppa, cambio e scarico – e quindi è protetto per non creare sporgenze letali nel transito su pietre e sterrato.

Le pendenze superabili sono nell’ordine dei 45° ma può osare di più e questo valore è percorribile anche in retromarcia grazie a un'intelligente suddivisione dei pesi.

Nonostante che le prime W461 fossero a 4 marce, il cambio delle successive è rigorosamente manuale a 5 marce mentre l’automatico con convertitore 4 marce Borg Warner era disponibile sulla più elegante W463. Uno dei migliori automatici che abbia mai provato, anche se superato, e il primo che in kick down scalava due rapporti per cercare potenza, motore permettendo ovviamente.

Comoda e adatta anche all’autostrada anche se con qualche fruscio e con una buona visuale e un assetto abbastanza morbido con una guida relativamente precisa, anche se il motore si sente, d'altronde da una pura non si può chiedere troppo. Internamente si presenta spartana ma sempre affidabile anche se i nei, oltre al costo d’acquisto, sono le motorizzazioni, per le quali la più indicata e brillante sembrano essere quelle da 250 in sù, e il 300 GD ma anche il 5 cilindri diesel in linea da 2,7 con 156 CV può essere un buon compromesso.

È usata anche dai Feuerwehrmann - i pompieri tedeschi – e Papa Francesco ne possiede una versione pick up con torretta in vetro blindato.

Break curiosità…

Come comprendere se il nostro veicolo civile… rientra nella categoria fuoristrada o Suv in base all’armonizzazione dei codici riportati sulla Carta di circolazione: un veicolo a motore con 9 posti rientra nella categoria europea M1, un fuoristrada riporterà sul libretto l’aggiunta della sigla G, ovvero M1G. I possessori di autocarri 4x4 ad esempio - come l’ACM80 o l’Astra- potranno trovare le sigle N (autocarri) 1,2,3 (in base alla massa) e G codice per i fuoristrada”.

L’evoluzione militare G-Wagon, G 350 Professional e LAPV

Il debutto ufficiale per il pubblico è avvenuto in gennaio al Salone di Detroit, ma in un certo senso le nuove G erano già testate da qualche tempo dall’Esercito tedesco.

Nella versione "Army", come si può comprendere, l’eleganza degli interni e l’elettronica è inferiore anche se centraline e display non mancano e per avviarla c’è la chiave non il pulsante.

I motori utilizzati sono due turbo diesel V6 da 3.0 cc di nuova generazione da 224 cv e 245 cv, e la G WAGON militare è equipaggiata con un cambio automatico a 5 marce con convertitore, mentre la G 350 Professional adotta il cambio robotizzato 7 G-TRONIC PLUS a doppia frizione, ottimo anche se non mi convince nell’uso manuale fuoristrada, e il consiglio degli esperti è di utilizzarlo prevalentemente in automatico. Inoltre il rapporto di trasmissione con le ridotte è stato ulteriormente aumentato.

Come per la serie W esiste la versione a 6 ruote ma le più diffuse sono a due assi, e anteriormente è stato sostituito il ponte rigido con un sistema a sospensioni indipendenti. Gli angoli d’attacco di 36°, di dosso a 23° e d’uscita a 31° e un passo interasse di 2,85 metri, valori di tutto riguardo e migliorati rispetto ai già ottimi della W.

Ha due differenziali e un ripartitore centrale che garantiscono il 100% dei bloccaggi di trazione, permettondo praticamente l’impossibile sia come pendenze sia nell’off road estremo, l’unico limite è il timore di rovinare la carrozzeria antiradar. L’elettronica si disattiva quando sono inseriti i blocchi di trazione e saranno le doti del conduttore magari divertito a fare la differenza nell’estremo; insomma una buona palestra.

La nuova G è prodotta con carrozzeria Station Wagon, piuttosto che hard top o cabinata/telonata e gli utilizzi come Military Light vehicles sono molteplici tra cui quello ambulanza e la versione Armoured anti IED sono davvero interessanti.

Sorprendenti sono i suoi 54° massimi di pendenza superabili (senza corazzatura o torrette) ma nelle discese è il caso di dare un po' di tiro al motore evitando scivolamenti del posteriore.

Può immergersi sino ad un metro proteggendo il doppio impianto elettrico a 12 e 24 volt ed è presente una pompa di drenaggio in caso di guado allagato.

L'impianto a 24 volt, oltre ad alimentare apparecchiature radio o tattiche, permette anche tramite un cavo a serpentone di avviare autocarri.

Light Armoured Patrol Vehicle

Militarmente le motorizzazioni 6.0 e 5.4 a 8 cilindri a V sono equipaggiate sulle versioni corazzate e fanno raggiungere i 150 Km/h, ma tanto per darvi un’idea, i motori 6.0 AMG a 12 cilindri montati sulla versione civile della Professional erogano 630 cv rendendo la G Class la 4X4 più veloce al mondo con i suoi 235 km/h.

I mozzi disassati alzano la struttura

Dalle notizie esaminate, la versione protetta, più alta rispetto a G 350, possiede un rinvio meccanico tra la linea del semiasse e il centro della ruota e che permette di alzare ancor più il telaio. Un sistema simile ma invertito, è utilizzato anche negli autobus urbani per ribassare il piano di carico rispetto al centro della ruota.

La struttura della serie G protetta e spogliata di tutto il superfluo e nonostante un carico aggiuntivo di una tonnellata e mezza, mantiene una distanza da terra di ben 40 centimetri. Le versioni blindate LAPV, Light Armoured Patrol Vehicle, in continua evoluzione, offrono una protezione al fuoco diretto a livelli assimilabili al B7 /Vr9 con protezione anti IED.

Curiosità: ma i tedeschi vanno matti per Alfa Romeo e Ferrari…

I club di alfisti e ferraristi tedeschi non si contano e in Germania non è affatto difficile imbattersi in qualche storica Alfetta GTV. Una sorta di trend inverso se consideriamo come siano apprezzate in Italia e non solo i veicoli tedeschi.

Gli argomenti su questo marchio sono ancora molti e se vorrete più avanti andremo alla scoperta della UNIMOG, nati per l’agricoltura e la raccolta delle rape e diventati degli inarrestabili veicoli militari.

(foto: Bundeswehr / bundesarchiv / web)