Il ministro Guerini redarguisce il Comandante Alfa per aver detto la verità

(di Tiziano Ciocchetti)
23/03/20

Siamo in guerra”. Questo quanto affermato, in questi giorni, dal Comandante Alfa, ex ufficiale dell’Arma, e uno dei fondatori del GIS (Gruppo d’Intervento Speciale).

Siamo un Paese in emergenza, in guerra. Sì in guerra, i decreti non servono più a nulla, sono confusi, servono a indebolirci e non a rinforzarci. Sono pallottole al sale quando metaforicamente servirebbero quelle vere. Dove siete tutti voi politici salvatori del popolo, dove siete nascosti, con i vostri sorrisi, i proclami e i video ipocriti e inopportuni?”

Il Comandante esterna quello che ormai, da settimane, pensa la maggior parte dei cittadini italiani: l’Italia è in una situazione da 8 settembre.

Il Parlamento è chiuso? Vi riunite due volte a settimana? Siamo in guerra e voi vi nascondete come topi?”

La nostra classe politica si è volatilizzata. Il Parlamento - fino a prova contraria siamo ancora una Repubblica Parlamentare - si è completamente dissolto, lasciando all’accoppiata social Conte-Casalino il compito di dirigere la Nazione. Mentre nei luoghi di lavoro (negli ospedali, nelle fabbriche, nelle caserme, nelle farmacie, nei supermercati), quelli vitali per il sistema paese, gli italiani continuano a svolgere le proprie mansioni, mettendo a rischio ogni giorno la propria salute.

Di contro, al sicuro nelle loro case, i vari esponenti della maggioranza esaltano gli interventi (quali?) dell’Unione Europea a sostegno dell’Italia.

Sigillate il nostro Paese all'Europa che ci ha lasciati soli e che ci ha presi in giro senza che nessuno dei nostri governati ci abbia difesi”.

Per completare il quadro nazionale, il presidente del Consiglio Conte, invece di utilizzare i tre canali televisivi RAI (finanziati con con fondi pubblici), preferisce (probabilmente su consiglio di Casalino) apparire su facebook, a tarda sera, per descrivere provvedimenti fumosi (e che diventeranno effettivi 5 giorni dopo), privi di una pianificazione.

Un premier non eletto che si presenta con la bandiera europea in bella vista e non con il tricolore per il quale tanto sangue è stato versato dai nostri padri mi strazia”.

Ovviamente, subito dopo le esternazioni del Comandante Alfa, si è attivata la macchina di pubblica gogna democratica.

Il ministro della Difesa Guerini ha prontamente sottolineato il tentativo eversivo: “sono parole gravissime e inaudite e che condanno con tutta forza, pur se pronunciate da chi è in congedo da anni. Le Forze Armate sono presidio a servizio del Paese e delle sue istituzioni democratiche. Come anche in questa emergenza stanno dimostrando”.

Infatti, il Comandante Alfa è in congedo da molti anni, cosa c’entrano le Forze Armate? Ha parlato da privato cittadino. (Art. 21 della Costituzione Italiana: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione).

Ma in questo momento di crisi nazionale la Costituzione probabilmente è sospesa, solo che Conte ce lo dirà (forse) nella prossima diretta Facebook.

Foto: presidenza del coniglio dei ministri / Facebook