Si sarebbe risolta (con appena 3 mesi di ritardo) la vicenda degli oltre 200 connazionali in divisa della missione MIASIT bloccati in Libia. I libici avrebbero finalmente ceduto sui visti destinati al loro cambio.
Ad inizio primavera - ricordiamo - il nostro contingente, tra umiliazioni e "bullizzazioni" varie (v.articolo), aveva superato i 6 mesi di permanenza in teatro senza segnali di ritorno in Patria.
Quattro giorni addietro uno spiraglio di luce... “È l’esito di un lavoro positivo, conclusosi in queste ore, frutto della proficua sinergia istituzionale, anzitutto con le autorità libiche, che voglio ringraziare per la collaborazione” - ha dichiarato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sottolineando - “Ringrazio per questo il ministro Di Maio per il sostegno e l’impegno profusi e per il concreto contributo al raggiungimento di tale risultato”.
Sono certo - come riferito da più fonti (sospette) - che il lavoro del solerte signor ministro della Difesa Lorenzo Guerini è stato immediato, rapido, sinergico e risolutivo.
Da appassionato del regista statunitense Quentin Tarantino, mi permetto tuttavia di suggerire una rispolverata ad un capolavoro del 1994, “Pulp Fiction”. Questo perché una delle icone della pellicola, Mr Wolf, evitava di “farsi una certa cosa a vicenda” prima di portare del tutto a termine una grana. La sua celebre entrata in scena era poi “Sono il signor Wolf, risolvo problemi”, non “combino casini”.
Altro personaggio di spessore, Marsellus Wallace, di fronte alle difficoltà dei suoi uomini ripeteva e confortava con un “Non ci sono problemi. Penso io a questa puttanata. Torna dentro e rassicura i ragazzi.”
Capisco le difficoltà e le risorse umane "profuse" ma in certe figuracce tutte nazionali più che “Pulp Fiction”, vengono in mente i "Teletubbies".
Foto: ministero della Difesa