Ieri mattina a Roma, nella cornice del Crowe Plaza Hotel ha preso il via la conferenza “Network Enabled Capability Technology”, promossa dallo Smi Group, che si concluderà oggi pomeriggio con gli ultimi interventi.
Presenti numerosi esperti in ambito NATO provenienti da diversi paesi, la conferenza mira a fare il punto sullo stato del progetto “Forza NEC” in Italia e in ambito NATO, individuando lo stato dell’arte dell’industria militare e l’andamento del progetto sotto il profilo della spirale applicativa.
Durante la prima giornata di lavori vi sono stati diversi interventi, alcuni dei quali particolarmente efficaci, che hanno permesso di delineare il quadro di avanzamento del progetto sia sotto il profilo delle tecnologie disponibili che con riferimento alle prime applicazioni.
Particolarmente decisivo è stato il quadro fornito dal generale Jeffrey G. Lofgren, Deputy Chief of Staff Capability Development, allied command and transformation. Il generale ha preso in riferimento la propria esperienza durante il servizio prestato in Afghanistan, dove ha realizzato in circa 6 anni un primo sistema netcentrico NCW parzialmente operativo.
Certamente, afferma, In italia siamo un esempio sul progetto di digitalizzazione delle forze armate, a cui il resto della NATO può guardare e trarre ispirazione per affrontare con resilienza le criticità riscontrate. Punto essenziale a detta del generale è concepire anche l’ambiente cyber come un ambiente in cui i militari non sono da ritenersi più avanti, ma hanno al contrario massima necessità di collaborare con il settore dell’industria privata: la visione del prossimo secolo, sotto il profilo bellico, sarà senz’altro incentrata sulla connettività.
Altro punto di rilievo è stato individuato nel così detto “Human Factor”, ovvero la necessità di preparare adeguatamente i preparatori sul campo: spetterà alla NATO, in raccordo alle singole nazioni, integrare un sistema che permetta agli operativi di integrare tutte le procedure necessarie per il buon funzionamento di un sistema di information sharing che generi una efficace e concreta interoperabilità.
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