Negli ultimi giorni, si sono intensificate le tensioni tra le Forze di Difesa Israeliane (IDF) e la missione ONU UNIFIL nel Sud Libano. Le IDF hanno aperto il fuoco contro alcune postazioni UNIFIL, suscitando forti proteste da parte dei governi di Italia, Francia e Spagna, i principali contributori alla missione.
Israele, impegnato in una campagna per eliminare la minaccia di Hezbollah, considera l'operato di UNIFIL inefficace nel contenere i gruppi militanti presenti nell'area, alimentando un crescente clima di sfiducia verso l'ONU.
UNIFIL cerca di mantenere una posizione neutrale e di agire come forza di interposizione per arginare l'escalation di violenze tra Israele e Hezbollah nel Sud Libano, ma spesso si trova limitata nell'uso della forza.
A cosa porterà l'attuale strategia israeliana: ad un nuovo ordine o un nuovo disordine?
È realistico che Hamas ed Hezbollah possano essere realmente sradicati per sempre?
Qual è il ruolo e quali le prospettive della missione?
Come è cambiata UNIFIL in 46 anni?
UNIFIL non ha assolto o non ha potuto/voluto assolvere il proprio mandato?
Ne discuteremo oggi alle 1800 assieme al generale Antonio Li Gobbi e Roberta La Fortezza, analista di Intelligence e Sicurezza per la regione MENA (Middle East and North Africa).