Crisi in Corea: continuano i negoziati, eserciti pronti a "massacrarsi"

(di Franco Iacch)
22/08/15

Continuano i colloqui di pace tra la Corea del Nord e del Sud volti alla soluzione di una crisi che ha portato i due paesi sull’orlo di una guerra. I colloqui nel villaggio di Panmunjom sono iniziati poco dopo la scadenza del termine nordcoreano, in cui si intimava la sospensione di tutte le trasmissioni di propaganda attraverso il confine effettuate da Seoul.

Il dialogo a Panmunjom, dove è stato firmato il cessate il fuoco della guerra di Corea, offre la possibilità alle due parti di fare un passo indietro, anche se trovare un compromesso accettabile sarà difficile. Seul ha rifiutato di sospendere le operazioni di propaganda fino a quando Pyongyang non si scuserà formalmente per le esplosioni delle mine che hanno mutilato due soldati sudcoreani di pattuglia nella zona smilitarizzata.

La Corea del Nord ha già fatto sapere che non si assumerà alcuna responsabilità per le esplosioni, accusando il Sud di fabbricare false prove.

I quattro delegati - due per ogni paese - includono il consigliere del presidente sudcoreano, Kim Kwan-jin, e l'uomo considerato il numero due del regime di Kim Jong-un, Hwang Pyong-so.

(foto: archivio US DoD)