L’F-35 implementa tecnologie di ultima generazione, compresa quella progettata per i “dischi voltanti”. Tre ricercatori della Cornell University, hanno da poco pubblicato un approfondimento sulla storia della sostentazione.
“Quel progetto da dieci milioni di dollari, che si rivelò un fallimento, è stato poi incorporato nell’F-35B”.
Ogni F-35B costa 134 milioni dollari, rispetto ai 108 milioni dollari ed ai 129 per le varianti dell’Air Force e della Marina. Uno dei principali motivi della differenza di prezzo è che l'F-35B ha la capacità di decollare ed atterrare sui ponti dei vettori d'assalto anfibio dell’ USMC. Per raggiungere questo obiettivo, l'F-35B si basa su una ventola di sostentazione, una tecnologia che nasce da un esperimento del 1950 per lo sviluppo dei "dischi volanti".
“Tra il 1954 ed il 1961, la US Air Force ha speso 10 milioni dollari - quasi 100 milioni di dollari di dollari di oggi - per finanziare la ‘Avrocar’, un velivolo a forma di disco che è stato sviluppato dalla canadese Avro. Immaginata come una sorte di "jeep volante", avrebbe dovuto operare con le forze armate della NATO sui campi di battaglia della Guerra Fredda. Era spinto da un turbo-rotore gigante ed avrebbe dovuto sfruttare l’effetto Coandă. I test, però, si rivelarono un disastro. L’Avrocar era inaffidabile, instabile ed incontrollabile. Per virare a sinistra di 90 gradi, l’Avrocar impiegava cinque secondi. Addirittura undici per la stessa manovra a destra, presumibilmente a causa dell’eccessivo moto sviluppato dalla ventola centrale. Era anche soggetto a continui surriscaldamenti”.
L’USAF abbandonò il progetto nel 1961, ma il concetto della ventola di sostentazione ha ispirato il sistema Ryan XV-5 Vertifan, poi migliorato nell’F-35. Attualmente la US Marine Corp utilizza gli AV-8B Harrier II. L'F-35B dovrebbe sostituire l'Harrier in servizio con i Marine entro il 2025.