Avremo tutto pronto per il trenta giugno – ha ribadito Martin – stiamo ultimando l’ultima configurazione ALIS (Autonomic Logistics Information Aystem) e sarà implementata in un paio di giorni. I nostri clienti non hanno mai avuto dubbi sul futuro dello Joint Strike Fighter – ha ribadito il direttore generale del programma F-35 – quello visto alcuni mesi fa è un caccia totalmente diverso da quello che andremo a consegnare, con accorgimenti specifici effettuati sotto il profilo hardware e software.
L’Operational Readiness Inspection o Ispezione di Prontezza Operativa finale, che si svolgerà nella Marine Corps Air Station di Yuma, in Arizona, sancirà l’entrata in servizio dell’F-35 con Capacità Operativa Iniziale. La ‘Ori’ inizierà il prossimo primo luglio e durerà quattordici giorni.
L’ispezione si concentrerà su 134 fattori specifici del caccia. La relazione finale sarà consegnata al comandante del Corpo dei Marine, il tenente generale Jon Davis, a cui spetta l’ultima parola. Nonostante non spetti ad un singolo corpo certificare la Capacità Operativa Iniziale di un sistema d’arma, i Marine non hanno alcuna intenzione di adottare un macchina che non possa soddisfare i loro requisiti. Per il Pentagono, infatti, lo JSF potrebbe già entrare in servizio.
Qualora l’esito dell’ispezione dovesse corrispondere alle necessità dei Marine, l’F-35B entrerà in servizio (e nella storia dell’aviazione) il prossimo 15 luglio con Capacità Operativa Iniziale. Il velivolo potrebbe andare in battaglia con un equipaggiamento ‘ridotto’: missili AIM-120 AMRAAM, bombe GBU-12 e GBU-39. A differenza del V-22 Osprey che i Marine hanno schierato in Iraq subito dopo l’avvenuta ‘IOC’, l'F-35 non entrerà in guerra con lo Stato islamico.
Se l’F-35 dovesse superare l’ispezione, entrerà in servizio con i “Cavalieri Verdi” del Marine Fighter Squadron 121. Il primo squadrone degli VMFA-121 sarà poi trasferito press la base di Iwakuni, in Giappone, nel gennaio del 2017, per rispondere alle possibili crisi nella Regione.
In queste ultime ore, però, da Parigi trapelano alcune indiscrezioni in merito alle integrazioni software dell’F-35. Parrebbe che le integrazioni del Block 3F, starebbero “scivolando” nel Block 4, con consegna che slitterebbe dal 2019 al 2025. Se così fosse, l’F-35 potrebbe utilizzare il cannone soltanto nel 2025.
L’F-35 utilizzerà il cannone GAU-22/A, in grado di sparare 3.300 colpi al minuto, ma che porterà con se 220 munizioni. Il codice di collegamento tra il mainframe del velivolo ed il cannone non è stato ancora scritto, mentre la sua implementazione è sempre stata fissata al rilascio del Block 3F, previsto nel 2019.
A conti fatti, se venisse confermato questo ritardo, l’F-35 sarà il primo caccia al mondo ad utilizzare il cannone dieci anni dopo la sua entrata in servizio.
Queste voci sono state smentite dalla Lockheed. Il Block 3F – dicono dalla società – è attualmente in fase di integrazione e test, il codice è stato già scritto, tutte le scadenze saranno rispettate.
La strategia dello sviluppo del programma JSF, si basa sull’implementazione di software che di volta in volta incrementano le capacità della piattaforma. Ad oggi sono stati stanziati i fondi per il Block-4 finale.
L’F-35 che volerà nel 2040, sarà dotato del Block-7. Il Block 1A/1B comprende il 78 per cento del codice sorgente necessario per le Capacità Operative Iniziali dell’F-35 fornendo il software per l’addestramento e l’interazione primaria tra i vari sistemi principali.
Il Block-2A è il software attualmente “caricato” sulla flotta F-35. Aumenta le capacità generali del velivolo per l’addestramento dei piloti comprese le funzionalità off-board fusion, collegamenti dati iniziali, contromisure elettroniche e debrief migliorato. Con il blocco-2A, viene fornito l’86 per cento del codice necessario per raggiungere la Capacità Operativa Iniziale. Il Corpo dei Marine con l’F-35B dovrebbe raggiungere la Capacità Operativa Iniziale entro il prossimo quindici luglio con il blocco software 2B.
Il 2B conferisce Close Air Support basilare con la possibilità di lanciare AMRAAM (Advanced Medium Range Air to Air Missile), JDAM (Joint Direct Attack Munition) e GBU-12 (laser-guided aerial bomb). L'Air Force prevede di raggiungere la Capacità Operativa Iniziale con l’F-35A nel 2016 con la prossima iterazione del software, chiamato 3i.
Descritto come un aggiornamento tecnico del Block-2B, il 3i consentirà all'aereo di utilizzare JDAM, GBU-12 ed AMRAAM. L’F-35A avrà capacità di supporto aereo ravvicinato sostanziali soltanto nel 2018, quando raggiungerà la Piena Capacità Operativa. Solo nel 2019 (a meno di clamorosi ritardi), l’F-35A potrà sparare con il cannone interno e rilasciare una serie di munizioni compresi AIM-9X, AMRAAM, GBU-12, GBU-31 e le Small Diameter Bomb II.
Il software Block 3F fornirà il 100 per cento delle capacità ‘Warfighting’ del caccia, con integrazione totale di tutti i sistemi esterni. Il Block 3F è stato scritto, secondo le ultime informazioni della Lockheed, ed è in fase di test. Il sistema SDB-II sarà integrato con il software Block-4a.
Il Block 4 sarà suddiviso in due segmenti. Il Block-4a sarà pronto tra il 2021 ed il 2022, mentre il 4B per il 2023. I dodici milioni di dollari per scrivere il Block-4 sono stati inseriti nel bilancio 2014. Grande parte dello sviluppo del Block-4 sarà dedicato alle contromisure contro i sistemi di difesa aerea nemici esistenti e con quelli che sorgeranno negli anni futuri.
Franco Iacch
(foto: US Air Force)