Christof Gramm, il capo del MAD (Militärischer Abschirmdienst), ha dichiarato che almeno 20 ex soldati tedeschi sarebbero stati individuati tra i combattenti dell'ISIS e di altri gruppi in Medio Oriente.
L'avvertimento lanciato avviene dopo l'assoluzione da parte di un tribunale, avvenuta lo scorso mese, di un soldato dell'esercito tedesco trovato in possesso di materiale jihadista sul proprio computer.
Il soldato aveva rifiutato di rivelare le ragioni di un viaggio in Egitto nel 2013, durante il quale aveva visitato una madrasa fondamentalista e chiesto l'introduzione della Sharia in Germania.
"Chiunque abbia accesso a documenti segreti, come anche chi lavora presso infrastrutture sabotabili come gli acquedotti, deve essere sottoposto a controlli di sicurezza." - ha affermato il dottor Gramm - "Non c'è tuttavia alcun controllo preventivo per coloro che sono già addestrati a combattere."
Gli attacchi a Charlie Hebdo ed agli altri obiettivi a Parigi hanno aumentato la preoccupazione che i jihadisti abbiano accesso ad una formazione militare, dal momento che "gli assassini avevano chiaramente alcune competenze militari di base".
"Sarebbe negligente se un capo del controspionaggio non si chiedesse: Che cosa succede se un islamista addestrato dall'esercito fa qualcosa e noi non ci siamo accorti di nulla?"
"Il controspionaggio aveva tenuto d'occhio il soldato, poi assolto, per qualche tempo prima di intervenire", ha aggiunto il dottor Gramm.
"Ogni anno trattiamo circa 400 casi sospetti: islamisti e di estrema destra".
"Il maggior numero è ancora di estrema destra. Ma per il pericolo potenziale gli islamisti ci preoccupano particolarmente: perché è più difficile entrare nel loro ambiente."
La maggior parte delle segnalazioni risultano essere falsi allarmi ma il numero di casi di allarme autentico è "a due cifre".
Nessun soldato attualmente in servizio nell'esercito tedesco è stato trovato a combattere per gruppi estremisti, ha concluso Gramm.
Oltre ai 20 ex militari tesdeschi in Medio Oriente, un ex soldato è stato identificato tra i militanti filo-russi in Ucraina orientale.
Fonte: The Telegraph
(foto: Bundeswehr)