ISIS: terroristi entrati in possesso di iprite, cloro e forse sarin. Curdi attaccati con il gas

(di Franco Iacch)
10/09/15

Le forze curde impegnate in Iraq contro lo Stato islamico, potrebbero essere state attaccate con armi chimiche, come il gas mostarda. E le foto ottenute da Fox News potrebbero confermare quanto paventato in questi mesi.

L’Isis, se venisse confermato, non avrebbe remore alcuna ad utilizzare il proprio inventario chimico per colpire il nemico anche in semplici schermaglie. Nemico che rappresenta, ad oggi, l’alleato principale della comunità internazionale per combattere i terroristi in Iraq. Eppure, mentre l’Occidente si interroga ancora sull’esistenza delle armi chimiche, le foto ottenute da Fox News, confermerebbero la loro presenza sul campo di battaglia.

Centinaia di combattenti curdi, dopo l'ultimo scontro avvenuto la scorsa settimana nella provincia di Barzani, sono stati affetti da ustioni, vesciche, problemi respiratori, vomito e cecità. Quello ritenuto come un fuoco di sbarramento operato dai terroristi (sono stati contati almeno 52 mortai, anche questo dato dovrebbe fare riflettere) si sarebbe poi rivelato preludio ad un attacco con sostanze tossiche. Lo Stato islamico sarebbe entrato in possesso di enormi quantità di gas mostarda e cloro.

I terroristi sarebbero in possesso anche di un altro agente chimico non identificato. Potrebbe essere il sarin, arma di distruzione di massa. Un agente nervino incolore e inodore. Il gas mostarda, invece, è un’arma chimica ampiamente utilizzata dai tedeschi nella prima guerra mondiale.

Secondo le testimonianze dei curdi, la scorsa settimana sarebbero stati investiti da alcune nubi di colore giallo che puzzavano di cipolle marce e aglio. Descrizioni coerenti con l'iprite.

Ci si chiede cosa aspetti l’Occidente a fornire maschere e tute di protezione, considerando l’arsenale a disposizione dello Stato islamico, alle truppe sul campo. Dopo i video di propaganda, con improbabili missili balistici fatti sfilare per le vie delle città conquistate, i terroristi sarebbero entrati in possesso di un numero imprecisato di armi chimiche, rinvenute negli arsenali di Saddam Hussein.

Che il supporto militare dell’Isis sia superiore alla controparte lealista, è ormai un fatto risaputo. Sappiamo che lo Stato Islamico utilizza bombole di propano, riempite con bulloni e chiodi, opportunamente modificate con rudimentale sistema di stabilizzazione (coda e ali saldate), per creare razzi improvvisati che esplodono all'impatto, disperdendo bulloni e chiodi incandescenti: una vera e propria granata chimica a frammentazione.

I tedeschi, analizzando campioni di sangue prelevati dai curdi feriti negli scontri nel nord dell’Iraq, hanno già confermato l’utilizzo del gas mostarda. Tesi non confermata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Il presunto utilizzo di armi chimiche – secondo un comunicato ufficiale del Pentagono – non può essere confermato.

Non abbiamo alcuna prova di laboratorio – aggiungono da Medici senza Frontiere – che possa confermare la causa di questi sintomi, tuttavia le testimonianze dei pazienti lasciano supporre l'esposizione ad un agente chimico.

(foto: Fox News)