Sarebbero almeno 70 i siriani in fase di addestramento dagli Stati Uniti passati al nemico con tanto di equipaggiamento militare trasportato a bordo di un convoglio.
La strategia americana in Siria, per addestrare 5400 siriani l’anno per una forza che avrebbe dovuto annoverare 15 mila effettivi entro il 2017 è ormai un totale fallimento. Per addestrare i primi 54 ribelli, il Pentagono ha speso 41,8 milioni di dollari.
L’unità, entrata per la prima volta in azione lo scorso luglio, oggi annovera 4 o 5 effettivi (numero poi ritoccato a nove). Il Comando Centrale USA (CENTCOM) ha confermato che almeno 70 elementi che partecipavano al programma “train-and-equip” hanno lasciato un campo di addestramento in Turchia nello scorso week end per ricongiungersi in Siria con il Fronte al-Nusra.
“Tra il 20 ed il 22 settembre scorso sei camion con munizioni ed equipaggiamento sono stati consegnati ai terroristi.”
Anche in questa vicenda, si nota un’eccessiva superficialità del Pentagono. “Credevamo che i rapporti fossero falsi e che i nostri operatori in addestramento non si unissero con i fondamentalisti.”
Evidentemente dal Pentagono si sbagliavano. La nuova strategia prevede la formazione, ad opera delle forze speciali USA, di 500 operatori JTAC (Joint terminal attack controller) in grado di coordinare gli attacchi aerei in ruolo di Close Air Support direttamente sul campo.
L’obiettivo è quello di fornire supporto alle forze paramilitari già presenti in Siria come lo YPG, composta da curdi siriani attivi nel nord del paese.